Il Real-Time Marketing consente davvero di conoscere meglio i proprio utenti online?
Posso migliorare il rendimento del mio eCommerce con il Real-Time Marketing?
Quali sono i vantaggi di un buon monitoraggio con il Real-Time Analytics?
Se anche tu ti poni le stesse domande, questa puntata è fatta apposta per te. A scoprire le potenzialità dell'unione fra Real-Time Analytics e Real-Time Marketing ci aiuterà William Sbarzaglia.
Ti è piaciuta la puntata? Dillo su Twitter.Per chi non conoscesse William Sbarzaglia, William è un professionista che ha fatto della SEO e del Digital Marketing la sua professione da oltre 15 anni.
La web analytics é nata come semplice web site reporting, in cui avevamo informazioni come il numero di visite, il numero di click, le pagine viste e i paesi da cui provenivamo gli utenti.
Tutto questo consultabile con strumenti che ora ci fanno sorridere come webalizer. Io ricordo che ancora prima di google analytics installai su uno dei miei primi siti web una delle prime versioni di ShinyStat.
Da allora, quindi parlo del 1999, si è spostato il significato della web analytics ed anche il ruolo dell’esperto, che prima veniva identificato con la figura del Web Master, si è passati ad un livello più dettagliato, grazie anche alla tecnologia Javascript, che ci permette di avere informazioni sui visitatori, sull’usabilità e quindi sul comportamento degli utenti, quali contenuti hanno visto, fino alla possibilità di tenere monitorato i funnel delle conversioni.
Negli ultimi anni la web analytics si è trasformata in Digital Analytics, si è voluto sempre di più avere il controllo dei dati provenienti da tutte le risorse possibili, anche offline. In particolare l’evoluzione c’è stata perché è cambiato il paradigma da semplici statistiche ad Analytics in funzione del Marketing. Ora si effettua un monitoraggio sulle “persone” in vari contesti come le campagne di web marketing o sui social, si misura l’engagement e si cercano di capire i motivi delle uscite dalle pagine web.
Assolutamente no! Il contatore del 1999 è un ricordo ormai lontano e l’unico “contatore” che può farci veramente felici è il fatturato ma questo lo possiamo avere in maniera diretta solo in situazione come e-commerce o di vendita diretta di servizi on-line.
Ma non tutti vendiamo prodotti o meglio non tutti vendiamo direttamente su un sito web, ma dobbiamo intraprendere un funnel, il famoso imbuto che parte traffico fino alla conversione finale, qualunque essa sia: come ottenere un lead, un’iscrizione ad evento, un download di e-book, una prenotazione...
Tutti questi passaggi vanno monitorati per capire non solo gli elementi di traffico ma tutti quelle metriche che ci fanno capire se il nostro progetto funziona per poi migliorarlo e soprattutto capire se i nostri investimenti sono corretti o meno.
Nei miei interventi uso spesso una slide che adoro dove c’è un vignetta di un omino che sposta un sacco pieno di soldi con scritto “marketing budget” dagli elementi che non funzionano a quelli che funzionano. Voi non ci crederete ma quella slide ha convinto molti ad adottare la web analytics.
Ogni ambito e come se fosse un ecosistema con le sue caratteristiche e le sue regole. Ogni di questi che hai citato avrebbe bisogno di un’intervista a parte, per esempio sull’e-commerce ho tenuto un paio di interventi specifici di cui uno recentemente al Meet Magento Italy in cui parlavo della real-time analytics nell’e-commerce con lo strumento Magento e facevo vedere quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere avere un buon progetto di web analytics e quali strumenti usare e quali gradi vantaggi si possono ottenere.
Come dicevo il mio consiglio è quello di capire prima in quale ecosistema mi trovo, se ho un progetto relativamente piccolo è più facile e posso usare strumenti gratuiti come google analytics e impostare a mano i vari obietti, KPI, eventi, ecc.. Se invece mi trovo su un ecosistema specifico come l’e-commerce o un catalogo prodotti, e voglio fare i raggi x ai miei utenti allora è bene valutare lo strumento adatto non solo per il dettaglio di monitoraggio ma anche per non dover reinventare la ruota tutte le volte.
Oh fantastico! Il real-time analytics mi sta dando grandi soddisfazioni, ma prima diamo la definizione: il real-time analytics è l’uso o la capacità di utilizzare tutti i dati disponibili in un tempo che va dai millisecondi a pochi secondi...direi al massimo due.
Solitamente quando si parla di real-time analytics si hanno tre prerogative principali:
E proprio questo ultimo punto ci permette di fare grandi cose e aggiungo io di risparmiare anche un sacco di tempo e di risorse umane.
Anche qui forse una sola intervista non basterebbe per parlare del real-time marketing. Intanto il real-time marketing ricordiamo che è un approccio al mercato, che si basa sulla capacità di rispondere velocemente ad eventi o stimoli esterni.
Se siamo nella sfera dell’atteggiamento “reattivo” o “proattivo” non possiamo pensare di fare real-time marketing senza avere un monitoraggio in tempo reale.
Facciamo un esempio, come posso far comparire un coupon personalizzato ad un utente, in un determinato punto e in un determinato momento stabilito proprio per aumentare la conversione?
Serve avere un sistema di monitoraggio efficiente e costante sugli utenti per poi innescare azioni opportune.
Bella domanda. Qui entriamo nel tema del benchmarking che a me piace molto, ovvero testare e valutare gli strumenti adeguati per lo scopo. E’ un’attività che faccio da ormai 15 anni che può essere molto impegnativa ma scegliere lo strumento giusto può fare la differenza.
Sicuramente il caso studio di un grosso dealer Mercedes la Destefani, per il quale abbiamo realizzato prima l’intero progetto web comprensivo di SEO, catalogo auto a stock e usato, e successivamente grazie al sistema di real-time analytics abbiamo creato una vera e propria concessionaria virtuale in cui l’utente entrava in contatto direttamente con i venditori e avere in tempo reale risposte per poi passare ad un incontro o trattativa.
Tutto questo grazie ad un buon sistema di real-time analytics collegato ad un sistema di live chat per poter colloquiare con l’utente in determinate situazioni.
In questa maniera non solo sono aumentati i lead ma si tratta di hot lead, di persone interessate che non hanno compilato un semplice form ma hanno “parlato” con una persona grazie ad un sistema finalizzato ad una conversione efficace.
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