Hashtag Instagram: tutto quello che devi sapere

Come scegliere gli hashtag per massimizzare l'impatto delle tue foto su Instagram.
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Come posso usare gli hashtag Instagram per far scoprire le mie foto?
E poi alla fine, cos'è un hashtag?
Che differenza c'è fra gli hashtag di Twitter e quelli che si usano su Instagram?

Se queste sono anche le tue domande la puntata di oggi è fatta apposta per te. Per comprendere meglio come si possa usare un hashtag per avere maggior successo su Instagram è venuto a darci una mano Cristiano Ferrari.

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Per chi non conoscesse Cristiano Ferrari, Cristiano è un consulente freelance che si occupa di comunicazione digitale. Affianca le aziende per definire con loro le strategie per raggiungere i loro obiettivi.

Cos’è un hashtag instagram?

È un testo preceduto dal simbolo cancelletto, senza spazi o caratteri speciali tra le lettere.
Scherzando possiamo dire che è ciò che ha dato dignità al tasto cancelletto che per anni abbiamo guardato curiosi a fianco dello zero sui nostri telefoni.

Aggiungendo il cancelletto davanti, quel testo che segue diventa un link.
È molto usato su alcuni social come Twitter e Instagram, mentre su Facebook è abbastanza irrilevante utilizzarlo.

Ad esempio su Instagram permette di cercare tutte le foto che contengono nella descrizione quel determinato hashtag. È il modo con cui poter trovare facilmente tutte le foto relative ad un argomento specifico o ad una località in particolare.

Quando si clicca su un determinato hashtag vengono mostrate in ordine cronologico inverso (cioè dalla più recente alle più vecchie - fa fede data pubblicazione) le foto che contengono quel hashtag.

Per la ricerca valgono solo gli hashtag inseriti dall’account che ha pubblicato la foto, per evitare spam di hashtag altrui nei commenti.

Perché usarlo su Instagram, aggiungendolo nel commento alle foto?

Principalmente si aggiungono gli hashtag per farsi trovare da persone interessate a quell’argomento e quindi farsi conoscere. Ma anche per ritrovare facilmente le proprie foto con determinati soggetti o per raccogliere foto omogenee per destinazione, soggetto, colore.

Se ad esempio sul tuo account @meritabiz tu volessi pubblicare sia foto che riguardano la tua consulenza o la tua partecipazione a convegni, che foto riguardanti il podcast e le sue puntate, potresti taggare quest’ultime con #meritapodcast e poter mostrare sul sito il feed di Instagram con solo le foto riguardanti il podcast.

È possibile inserire al massimo 30 hashtag in ogni foto. Si possono inserire indifferentemente nella didascalia della foto mentre la pubblichi o in un commento successivo.
Però bisogna ricordarsi che non si è obbligati ad usarli tutti!

Quando li inserisco in un testo io mi chiedo sempre se servano a farsi trovare o piuttosto non mi facciano sembrare come uno dei due personaggi di un famoso sketch di Jimmy Fallon assieme a Justin Timberlake.

Scegliere hashtag molto utilizzati andrà solo ad aumentare qualche statistica ma non servirà a niente per il proprio scopo.

Ad esempio nel settore cibo si fa un gran parlare dell’hashtag #foodporn. Questo è citato in oltre 91M di foto.

Per dirne altri molto diffusi: #sunset ha 97M di foto, #food 177M, #picoftheday 250M, love 878M.
Significa che ogni secondo decine di altre foto saranno pubblicate con quello stesso hashtag e quindi viste prima della nostra: la possibilità che qualcuno noti la nostra foto è quindi molto remota.

Bisogna inoltre fare attenzione agli Hashtag Invtagram Vietati: Instagram ha una lista, non pubblica, di hashtag che vengono vietati. Se ne usate uno di quelli la vostra foto non verrà più trovata nemmeno per gli altri giusti che avrete usato.

Questa lista cambia di continuo, a volte è stato pure vietato l’#instagram, ma di solito i divieti hanno a che fare con la pornografia; sono ad esempio vietati gli hashtag #naked, #porn, #xxx.

Come scelgo # da inserire?

Visto che hashtag servono per far trovare le nostre foto anche a chi non ci conosce già, è fondamentale che gli hashtag usati siano coerenti con il contenuto della foto.
I criteri da utilizzare possono essere molto diversi. Non seguite la massa perché non vi porterà a nessun briciolo di visibilità in più.

Si possono inserire hashtag descrittivi: ad esempio se pubblico una foto di piatto o di un cocktail potrei valutare se inserirne il nome. Oppure descrivere il luogo o la manifestazione a cui si partecipa.

Alla scorsa biennale dell’arte di Venezia non avendo il tempo per visitarla tutta organizzai le visite ai padiglioni dopo una ricerca su Instagram per non perdermi le cose che mi erano sembrate più interessanti

A volte si inseriscono hashtag per partecipare a contest o a iniziative diffuse.
Ad esempio con #creatoadarte quest’anno @IgersItalia sta raccontando l’Italia attraverso il saper fare che rende unico il nostro Bel Paese. Quindi abbiamo invitato tutti a farci scoprire botteghe artigianali, tecniche di lavorazione e prodotti finiti, realizzati secondo arti antiche.

Ci sono hashtag instagram che si inseriscono per segnalarsi ad una community; io faccio parte di Instagramers Italia e quindi taggo le mie foto con #igersitalia per aiutare questa community a costruire un racconto dell’italia tramite le foto degli utenti.

In molte province facciamo lo stesso, ad esempio a Reggio Emilia le foto con l’hashtag #igersreggioemilia vengono scelte per essere condivise con i nostri follower.

Non vanno dimenticati infine gli hashtag geografici (#ravenna, #emiliaromagna, ...): in questo modo sarà possibile ad esempio per un turista scoprire la città tramite una ricerca su Instagram.

Sempre di più viene utilizzato Instagram per andare alla ricerca di scorci inusuali fuori dai percorsi turistici e di angoli giudicati da vedere.

Per poter visualizzare le proprie foto in una mappa è possibile anche geotaggare le proprie foto.

Cosa significa geotaggare?

Oltre agli hashtag su IG possiamo geolocalizzare la foto nel momento in cui la pubblichiamo. In questo modo sarà possibile ricercare foto anche su base geografica consultando una mappa.

È sufficiente fare una ricerca del luogo e tramite le informazioni delle mappe di Facebook sarà possibile localizzarsi anche in un museo, in un’attività o in un determinato indirizzo.
Quando andiamo nella pagina di ricerca l’app propone tra le possibilità quello di cercare delle foto vicino al luogo in cui ci troviamo.

Come posso avere più interazioni nelle mie foto?

Come in molte cose si ottiene per quel che si dà, soprattutto sui social.
Chi ha ricevuto sincere interazioni da parte nostra sarà più portato a interagire con noi, anche solo con un commento ad una nostra foto piuttosto che con l’esplorazione di foto fatte in passato.

Ringraziate chi usa parte del proprio tempo per farvi una domanda o un complimento.
Non cercate conferme di autostima tramite il numero di follower o interazioni.

Essendo un social non è pensabile di usarlo in maniera unidirezionale come un canale broadcast. Ci si aspettano interazioni ed un uso umano: l’utilizzo di programmi per interagire in maniera automatica mostra presto molti limiti (oltre a essere deprecati da Instagram e perennemente a rischio di essere eliminati).

Se utilizzato per il marketing bisogna ricordarsi che Instagram va inserito all’interno di una strategia e non necessariamente le interazioni immediate nelle foto sono il nostro obiettivo.

Ci sono aziende che hanno utilizzato IG come catalogo, oppure creato una caccia al tesoro tramite vari account. In tutti questi casi è ovvio che l’obiettivo era il coinvolgimento del proprio pubblico che non si misura con i like ad una foto o con i commenti ricevuti.

Quanto spesso bisogna pubblicare?

Io pubblico molto poco, mai più di una foto al giorno e non mi faccio problemi a non pubblicare anche per più di una settimana.
Quando pubblico voglio essere sicuro di avere il tempo di ringraziare e di rispondere a chi userà qualche secondo per interagire con me.

Di sicuro se pubblicate 10 foto nel giro di mezz’ora le vostre foto risulteranno un po’ ripetitive per chi sta aprendo l’app e si trova invaso dai vostri scatti.

Anche le aziende non si devono sentir obbligate a pubblicare a tutti i costi ma ragionare sempre in termini di strategia di comunicazione di cui anche Instagram deve far parte col proprio linguaggio e coi propri tempi.

Se dovessi dare il consiglio più importante su come fare le foto?

Direi di fare foto belle e che mettano la voglia in chi le vede di vederne altre.

Bisogna sempre ricordarsi perché abbiamo quell’account e se si usa Instagram come strumento di marketing non bisogna mai dimenticare la strategia di comunicazione generale.

Note della puntata

Se vuoi seguire Cristiano Ferrari puoi iniziare dai suoi account social: Twitter, LinkedIn, e ovviamente Instagram.

6 comments on “Hashtag Instagram: tutto quello che devi sapere”

  1. Grazie per l'articolo! Io però non ho ancora capito, né riesco a trovare la risposta a questa domanda: che senso ha poter inserire tanti hashtag e poterne ricercare solo uno ? Se cerco #piazza vorrei anche affinare la ricerca inserendo #italia o la città che mi serve, così è praticamente inutile e inefficiente! Sia per chi pubblica che per chi cerca!

  2. Grazie per l'articolo! Io però non ho ancora capito, né riesco a trovare la risposta a questa domanda: che senso ha poter inserire tanti hashtag e poterne ricercare solo uno ? Se cerco #piazza vorrei anche affinare la ricerca inserendo #italia o la città che mi serve, così è praticamente inutile e inefficiente! Sia per chi pubblica che per chi cerca!

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