Motori di ricerca: com'è cambiata la SEO nell'ultimo anno

Per avere successo sui motori di ricerca basta appena pubblicare dei contenuti di valore? Fare SEO oggi vuol dire compilare bene i campi del plug-in Yoast per WordPress? Davvero oggi la SEO è morta? Se anche tu ti poni queste domande, allora la puntata di oggi è fatta apposta per te. L’ospite della puntata di […]
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Per avere successo sui motori di ricerca basta appena pubblicare dei contenuti di valore?
Fare SEO oggi vuol dire compilare bene i campi del plug-in Yoast per WordPress?
Davvero oggi la SEO è morta?

Se anche tu ti poni queste domande, allora la puntata di oggi è fatta apposta per te. L’ospite della puntata di oggi è Giulia Bezzi, con cui parleremo di Ottimizzazione sui motori di ricerca, uno degli argomenti più interessanti per chi è interessato al Marketing Online.

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Per chi non conoscesse Giulia Bezzi, Giulia è una Specialista di SEO, nel suo lavoro aiuta le aziende a strutturare la loro comunicazione online affinché questa piaccia ai clienti e agli algoritmi dei motori di ricerca.

Giulia Bezzi - SEO Specialist

Giulia, ci racconti qualche cosa di te?

Certamente, mi piace definirmi una SEO specialista dei contenuti perché strutturo il sito attraverso le parole e mi interfaccio con tutte le figure impegnate a creare una strategia web per arrivare insieme al risultato sperato. Nello specifico, trovo le parole del tuo vocabolario online.

Non quelle che tu credi siano utili per essere trovati ma quelle con cui i tuoi possibili clienti ti cercano e non solo su Google, studio continuamente anche le altre forme di comunicazioni presenti per essere allineata al linguaggio di chi vuoi conquistare.

Se non si parla la stessa lingua, non si viene trovati e, qualora accadesse, non avrai un utente a suo agio nel sito perché non si riconoscerebbe in quello che legge.

Come ti sei avvicinata alla SEO?

Ho sempre amato la comunicazione ma poi, razionale com’ero in gioventù, ho scelto una laurea tecnica perché sapevo che sul mio territorio avrei avuto delle belle possibilità. Così è stato.
Ad un certo punto, però, sentivo tutto stretto e mio fratello, che era nel settore da sempre, mi ha detto “perché non provi a seguirmi e a lavorare sulla parte SEO content?” e così è andata.

Lui mi ha insegnato da tecnico e io ho iniziato a studiare per poter intersecare la matematica e la statistica con la linguistica e la comunicazione.

Ora ne sono pazzamente innamorata, è il mio mestiere, è la mia soddisfazione, è il mio quarto figlio

Esiste ancora l’attività della SEO?

Assolutamente sì, in questo periodo se ne sentono di tutti i colori “no, vale solo Facebook” “la seo è morta insieme alla keyword density” e tante altre belle cose. La SEO esisterà fintantoché ci saranno degli strumenti che si occupano di farci trovare delle informazioni. Ora si chiama Google, domani potrebbe chiamarsi MUMBLE, ma il web ha allargato la nostra realtà e continueremo a ricercare per sapere, conoscere o semplicemente informarci.

Un unico SEO specialist può svolgere il lavoro di posizionamento?

NO, è sbagliato pensare che da sola, strutturando l’alberatura, scrivendo o formando le risorse tutto sia in ordine. Ci vogliono figure complementari tra loro. Lasciami il paragone: per mangiare la pizza basta il pizzaiolo?
No: serve un ristorante, il tavolo con le sedie, un listino delle pizze ben descritto, qualcuno che prende bene le ordinazioni, degli ingredienti buoni, un forno che funziona bene, umidità perfetta dell’aria e solo alla fine il pizzaiolo.

Attualmente è dura da credere: ma se io concludo bene il mio compito e il sito non è strutturato correttamente tanto valeva non fare nulla. Se è corretto tecnicamente e a livello di contenuti ma nessuno si preoccupa di lavorare sugli altri canali di comunicazione per rendersi credibile, tanto valeva non fare nulla. Inutile essere primi se il secondo è più conosciuto e si è già accaparrato la fiducia del pubblico...e via così.

Come è cambiato il tuo lavoro in questi anni?

In meglio. Il motore di ricerca è complesso ma apprezza la sincerità e la veridicità del mio lavoro. Se si lavora bene con gli altri del team e soprattutto con il cliente, ognuno per il suo campo di azione, si viene premiati.
Il tiro con l’astio di cui parla spesso Salvatore Russo, di cui io mi spaccio costantemente per la fan numero uno, è quello che ha creato più danni in questi anni.

E’ ancora importante il posizionamento di un sito nei risultati organici, soprattutto alla luce delle novità introdotte recentemente da google?

Assolutamente sì, non potrei dire il contrario no? Se stiamo parlando della pubblicità, il cambio della SERP e gli algoritmi. Io dico che sto a guardare...Google non vuole perdere il suo primato ed è in grado di stupirci continuamente: se ci sono degli errori provvederà a sistemarli.

Quale sono le difficoltà che incontri nell’approccio con il cliente?

Posizionamento sui motori di ricercaTi riporto quello che ho scritto sulla mia home con tutta la mia più cristallina sincerità:

Come la pensa chi non riesce a confrontarsi con me?
E’ convinto che basti lo stagista o il nipote smanettone per la propria comunicazione online.
Crede di sapere tutto perché si preparano le vacanze estive cercando su Google, hanno letto un libro in materia e sanno condividere una foto su facebook.
Ha resistenza al cambiamento: mi contatta perché ne ha un reale un bisogno ma non sa affidarsi a me.
Pensa di investire poco tempo e soldi.
e purtroppo spesso sono le più grandi difficoltà nell’approccio.
Mi piango addosso? No, mi impegno in prima persona per far conoscere il lavoro, a Padova per esempio sto cercando di creare sempre più eventi di cultura digitale per poter sensibilizzare e far comprendere chi siamo - cosa facciamo e perché non possiamo costare poco e fare tutto subito.

Che cosa deve mettere in conto chi si affaccia al mondo web?

Nulla è certo. Dipende è la parola chiave per eccellenza e che senza un continuo studio e aggiornamento non è possibile lavorare bene.
Io sono certa di ciò che faccio perché ho avuto bei risultati ma continuamente leggo i punti di vista altrui, mi confronto e cerco di capire se posso fare altro.

Non è che SEO e SEA si fondono e che alla fine la vera esperienza dell’utente importa sempre meno?

Non può accadere, secondo me, i motori di ricerca vivono perché esistono gli utenti. Se ce ne freghiamo degli utenti perdiamo anche il pubblico e con esso la pubblicità

Oggi quali sono i fattori chiave che servono ad avere un buon posizionamento sui motori di ricerca?

Millemila e DIPENDE. Ti posso dire per buonsenso cosa non può mancare: un webmaster e un eventuale sviluppatore di CMS che lavori realmente seguendo le linee guida create appositamente per fornire siti strutturati. Un SEO tecnico e uno che lavori ai contenuti. Una strategia SENZA TRUCCHETTI di digital PR, una squadra di copywriter che sappiamo far innamorare algoritmi e persone, una strategia che ci permetta di diventare affidabili e le coccole ai nostri già clienti.

Non ti dirò contenuti di qualità: io per prima non ci credo. O impariamo a lavorare come fossimo un’orchestra oppure i risultati, per quella che è la mia esperienza, saranno sempre monchi. Ognuno di noi dovrebbe fare il suo pezzetto.

Quali sono gli strumenti che usi ogni giorno per il tuo lavoro?

Il mio mac, il mio blocco, il mio vocabolario (google adwords), il dizionario dei sinonimi e dei contrari, il sito dell’accademia della crusca, strumenti di monitoraggio differenti per poter validare un risultato e feedly per potermi leggere gli articoli che più mi interessano quando preferisco.

Oggi esistono diverse opportunità di pubblicare i nostri contenuti: Medium, Facebook notes, LinkedIn Pulse. Posso sentirmi libero di riproporre lì contenuti del mio sito oppure è meglio evitare per non creare contenuto duplicato che poi non piace a Google?

Ci sono state molte discussioni in merito e ci sono differenti articoli che ne parlano.
Quando si è loggati con Google (e siamo veramente milioni) vediamo moltissimi articoli provenienti dai social...Linkedin Pulse, per esempio, è sconvolgente per quanto sembri appetitoso.
Vale anche da sloggati, ci mancherebbe, ma ha sicuramente un peso minore.
Io applico la mia regola del buonsenso, Google non è stato esplicito, ma visto che posiziona anche altri contenuti che provengono da altri strumenti che non sono il sito, perché perdere l’occasione di creare contenuti differenziati che si mangino più posizioni in SERP?

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Note della puntata

Se vuoi rimanere in contatto con Giulia Bezzi la cosa più facile è visitare il suo sito: SeoSpirito.com
Ovviamente Giulia è attivissima anche sui social. In particolare la puoi leggere su LinkedIn, Facebook e Twitter.

3 comments on “Motori di ricerca: com'è cambiata la SEO nell'ultimo anno”

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