Self-Publishig: Serve aprire la partita iva? Si pagano le tasse con Amazon KDP?

Per fare Kindle Publishing serve veramente la partita iva? E come si pagano le tasse? Ecco un po' di chiarezza.
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Per fare self-publishing devo aprire partita iva?

La risposta breve è sì, devi avere la partita iva. Ma ci sono delle eccezioni perciò dammi 5 minuti del tuo tempo perché ti spiegherò una volta per tutte quando si deve aprire la partita iva e come si pagano le tasse quando si decide di sfruttare Amazon KDP.

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Inoltre se sarai paziente fino alla fine ti farò un regalo che davvero ti toglierà ogni dubbio in merito alla tua specifica situazione, e lo farò grazie a Fiscozen. Abbiamo tantissime cose da dirci, bando alle ciance, cominciamo!

Introduzione

Cercherò di rispondere a due domande fondamentali:

  • Serve o non serve la partita iva per fare self-publishing, insomma per guadagnare con Amazon KDP e piattaforme similari? Sì o no?
  • Come si pagano le tasse quando si ottengono guadagni come self-publisher?

Non sono un commercialista, perciò ti confesso subito che per rispondere a questi interrogativi mi sono fatto aiutare dagli specialisti di Fiscozen

Per chi non sapesse che cos’è FiscozenFiscozen è un servizio per la gestione della P.IVA online che ti offre un commercialista dedicato e una piattaforma digitale per gli adempimenti fiscali.

In parole povere Fiscozen ti offre:

  • un commercialista tutto per te, specializzato nella tua professione, che senti al telefono e via mail, è sempre lo stesso da quando sottoscrivi l’abbonamento;
  • una piattaforma digitale con cui emettere fatture elettroniche e calcolare le tasse in tempo reale, incluse le notifiche dei pagamenti;
  • la dichiarazione dei redditi redatta con il commercialista di Fiscozen con la quale ti vengono inviati gli F24 da pagare.

Perciò - massima serenità - tutto quello che dirò in questo video è stato vagliato e verificato da esperti di fiscalità e impresa che hanno esperienza e che lavorano già con altri self-publisher.

Anzi, parlando con loro di queste tematiche mi hanno anche dato uno sconto di 50€ sul primo anno di servizio, nel caso in cui tu decida di utilizzarlo.

Se ti interessa trovi il link per lo scontro sotto in descrizione.

Fatta questa premessa, che mi serve per ringraziare Fiscozen della collaborazione, passiamo al primo aspetto che è importante comprendere: c’è differenza fra titolare del diritto d’autore (spesso l’autore stesso, ma non è detto) e self-publisher. 

Self-publisher vs Titolare del Diritto d'Autore

Perché è importante conoscere questa differenza? 

Perché sulla differenza di queste due figure è sorta parecchia confusione cha ha spinto tanti a fare considerazioni errate e ad avere - fiscalmente - un bel po’ di grattacapi. Perciò ascoltate bene!

Sostanzialmente il titolare del diritto di autore sfrutta commercialmente l'opera che ha prodotto o l’opera di un terzo, al fine di riceverne un compenso. 

Tale compenso è a tutti gli effetti una royalties, quindi una somma (fissa o variabile) legata allo sfruttamento economico dell'opera.

Facciamo un esempio così ci capiamo: uno scrittore che produce un manoscritto, lo consegna all’editore, l’editore si occupa della revisione della bozza, di trasformare il manoscritto in un libro, della logistica delle copie, del magazzino, della promozione, della vendita, e di tutto quello che serve per commercializzarlo. 

In questo caso, all’autore viene riconosciuto come titolare di diritto d’autore e ha diritto a ricevere un compenso sotto forma di royalties. Fisso o variabile a seconda di come l’autore si è accordato con l’editore.

Quando invece parliamo di self-publisher parliamo di una operatività completamente diversa.

Il self-publisher può scrivere lui stesso un manoscritto, ma più sovente lo acquista da terzi, si occupa della correzione delle bozze, del design della copertina, della pubblicazione sulla piattaforma (Amazon KDP ma non solo!), della gestione dei fornitori, del design della copertina, del caricamento del file, della redazione della pagina di vendita e delle relative immagini, della promozione, della pubblicità e di tutte le attività legate alla vendita.

È importante comprendere bene la differenza fra questi due soggetti e tenerne conto per prendere le decisioni sulla nostra attività.

Amazon KDP: Partita iva, serve o no?

Cosa sono le Royalties?

Se ci troviamo nel primo caso, il titolare del diritto d’autore ha diritto ad essere pagato in royalties. 

Ma come funziona la fiscalità in questo caso? 

Come funzionano le royalties?

Le tasse sui compensi in Royalties vengono pagate su una percentuale dell’importo percepito che è del 60% per chi ha meno di 35 anni e del 75% per chi ha più di 35 anni.

Sull’imponibile così ottenuto si calcola l’IRPEF o l’imposta sostitutiva nel caso di applicazione del regime forfettario.

Approfondisco meglio perché voglio che sia davvero chiaro: come si calcolano le tasse sul reddito da diritto d'autore?

Ci sono delle aliquote fiscali specifiche per questo tipo di reddito? 

La percentuale di tassazione da applicare ai diritti d’autore dipende dal proprio regime fiscale. L’imponibile, ovvero la somma su cui viene applicata la percentuale di tassazione dipende dall’età.

Se hai più di 35 anni le tasse vengono calcolate sul 75% dei tuoi compensi.

Se hai meno di 35 anni vengono calcolati sul 60% dei tuoi compensi.

Una domanda che spesso emerge quando si parla di questo tipo di tassazione è: ci sono limiti al reddito che si può guadagnare con il diritto d'autore?

La risposta è no, non ci sono limiti che riguardano direttamente il diritto d’autore. 

Però attenzione, perché qui c’è una cosa importante da notare: nel caso in cui chi percepisce i proventi del diritto d’autore sia nel regime forfettario e i diritti d’autore siano legati strettamente alla sua attività professionale, gli incassi che ne derivano vengono considerati nel calcolo per l’eventuale raggiungimento e superamento del limite di 85.000€ annui oltre il quale non potrà più usufruire del regime agevolato.

Hai sentito bene quello che ho detto vero? 

Nel caso in cui tu sia nel regime forfettario e i proventi del diritto d’autore siano legati strettamente alla tua attività professionale, allora questi guadagni andranno a contribuire al superamento del limite degli 85.000 euro.

Qui c’è già uno scoglio, come faccio a capire se i proventi sono o non sono legati alla mia attività professionale?

È molto importante affidarsi ad un esperto fiscale che risolva tutti i tuoi dubbi e domande sulla Partita IVA, ma non ti preoccupare, ecco il regalo che ho preparato per te!

Nelle note dell’episodio troverai un link cliccando il quale avrai diritto ad una consulenza gratuita e senza impegno con i commercialisti e gli esperti di Fiscozen.

Ripeto: G-R-A-T-U-I-T-A e senza impegno.

Perché se vuoi dedicarti a questa attività imprenditoriale non puoi avere paura o restare nell’ambiguità. 

Meglio partire con il piede giusto, raccogliere tutte le informazioni necessarie e poi decidere di conseguenza. 

Perciò il consiglio che ti dò è: hai una consulenza gratuita, approfittane per porre tutte le domande che hai su questo tema.

Self-publisher: non è né un lavoro occasionale né autoriale

Torniamo a noi perché ho ancora alcune cose importanti da dirti, perché se invece di percepire royalties da diritto d’autore, ci dedichiamo alla attività di self-publisher, cioè, come ho detto prima - facciamo tutto noi: copertine, impaginazione, caricamento in piattaforma, pubblicità online… allora cambia tutto.

In questo caso dovrai aprire la partita IVA.

Sì,  nel caso di pubblicazione di libri tramite una piattaforma come Amazon KDP devi, fin da subito, aprire Partita IVA come ditta individuale commerciale con codice ATECO 47.91.10. 

L’attività di self-publisher ha tutte le caratteristiche di un’attività di vendita continuativa (i prodotti sono sempre disponibili online) non è possibile trattare questa attività come lavoro occasionale o autoriale. 

In questo caso la tassazione sarà quella standard.

Quindi, oltre ad aprire la Partita IVA dovrai iscriverti alla camera di commercio e alla gestione commercianti INPS per versare i contributi per la tua pensione.

Per essere chiari: non esiste nessun limite di 5000 euro entro cui stare senza partita iva e sopratutto, attenzione: in caso di utilizzo di Agente Letterario bisognerà stare attenti a conferire a lui i diritti sui propri libri, sincerandosi che sia - l’agente - ad occuparsi della copertina, dell’impaginazione, della promozione, del caricamento in piattaforma. Altrimenti sarà comunque necessaria una partita iva!

Insomma, l’apertura della partita iva per fare attività di self-publishing è quasi inevitabile.

Self-publishing e regime forfettario

A questo punto potrebbe valere la pena capire se sia possibile aprirla nel regime forfettario, un regime oggi particolarmente conveniente per chi vuole lanciarsi nella libera professione.

La risposta questa volta è positiva. 

Sì, puoi adottare il regime forfettario se pubblichi i libri tramite una piattaforma come ad esempio Amazon KDP.

Sgombrato il campo dal dubbio più importante e comune, approfondiamo insieme altri aspetti ci saranno molto utili.

Come fare self-publishing: serve la partita iva?

Come dipendente posso fare self-publishing?

Ad esempio, molte persone che vogliono avvicinarsi al self-publishing sono dipendenti e si chiedono se sia o meno necessario ottenere prima l'approvazione da parte loro proprio datore di lavoro per avviare l'attività di self-publishing e aprire la partita iva.

La risposta varia a seconda della natura dell'occupazione:

  • Nel caso di un datore di lavoro privato, è essenziale verificare che l'esercizio di questa attività non violi alcuna clausola contrattuale, come ad esempio quelle legate a patti di non concorrenza. In caso contrario, è generalmente possibile intraprendere l'attività di self-publishing senza richiedere alcuna approvazione.
  • Nel caso - invece - di un impiego nella pubblica amministrazione, è sempre consigliabile informare il datore di lavoro e richiedere l'autorizzazione prima di avviare l'attività di self-publishing.

Posso fare self-publishing insieme ad altre persone?

Un’altra curiosità che interessa tantissime persone è se sia possibile svolgere questa attività insieme a qualcun altro. Pubblicare libri attraverso Amazon KDP è un’attività imprenditoriale davvero accessibile e capita spesso la si inizi in compagnia di un amico, insieme alla moglie, a volte insieme al proprio figlio, ecc…

È normale quindi chiedersi cosa accade - dal punto di vista fiscale - quando pubblichiamo i libri in collaborazione con altri autori? Come potranno essere suddivisi i guadagni e le tasse?

Nel caso del self publishing effettuato tramite piattaforme simili a quella di  Amazon, è il titolare della Partita IVA che ha stipulato il contratto con il distributore. Quindi è lui che incassa i guadagni e poi versa la parte che spetta ai suoi collaboratori sotto forma di compensi per collaborazione. Quindi è possibile rimanere in regola e condividere questa avventura con altre persone senza alcun timore.

Self-Publishing Aprire LDT per Audible / ACX

Audiolibri e LTD in Inghilterra...

C’è invece un ultimo punto che vorrei segnalarti. E sul quale ti invito a procedere con cautela. 

Il mercato degli audiolibri è molto florido - lo so bene - e capisco possa essere allettante per chi fa self-publishing. 

So anche che le piattaforme danno accesso a questo opportunità esclusivamente a realtà basate in Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Canada… non alle realtà italiane.

Questo spinge molte persone ad aprire posizioni più o meno regolari all’estero.

Tutto questo può sembrare facile e immediato, in realtà potrebbe avere delle implicazioni molto serie se fatto in modo approssimativo.

Per questo ti invito, prima di fare qualunque cosa, a contattare un commercialista esperto  nel self-publishing e di confrontarti con lui. 

Come ti ho detto qualche istante fa, nelle note dell’episodio potrai trovare un link che ti regalerà una consulenza gratuita con un esperto di Fiscozen, inoltre, se deciderai di proseguire con loro, avrai anche 50€ di sconto sul canone del primo anno, grazie al coupon che trovi già inserito. 

Il mio consiglio è quello di approfittarne senza indugio perché potrai far analizzare ad una persona competente la tua situazione specifica, mantenendoti al riparo da tutti gli errori che invece capitano a chi affronta con superficialità questa attività.

Se poi ti va, fammi sapere nei commenti come hai deciso di procedere e come va la tua attività di self-publisher. Da parte mia ti auguro un'incredibile avventura imprenditoriale con Amazon KDP!

Direi che abbiamo fatto un po’ di chiarezza su Self-Publishing e partita iva. bene, per oggi è davvero tutto.

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