Oggi vi parlo di Zest, uno strumento per la content discovery che ho scoperto qualche tempo fa e sto amando molto. L’ho installato quando era ancora in open alpha e poi all’inizio di febbraio è arrivata la beta 2.0 con dei piccoli miglioramenti decisamente interessanti.
In pratica è un feed di storie e notizie di business e marketing curato a mano. Nel senso che c’è un team umano che vaglia le notizie condivise dagli utenti, sceglie le migliori e le aggiunge al feed. Naturalmente stiamo parlando di articoli da siti in inglese, ma d’altra parte è da lì che di solito viene il meglio.
Quando guardiamo questo feed possiamo spulciarlo così com’è oppure filtrarlo per topic, per esempio ci sono B2B e B2c, Blogging, oppure Tools, Social, SEO e altre categorie ancora. Due cose molto interessanti introdotte con questa nuova beta sono il filtro che ci permette di selezionare solo video oppure solo audio - quindi podcast- e la possibilità di ordinare gli articoli non solo cronologicamente, ma anche per numero di clic e numero di condivisioni sui social. Il che avvicina molto Zest a Buzzsumo per esempio e lo rende utile per carpire gli interessi degli utenti. Certamente parliamo di trend internazionali, ma sicuramente possiamo prendere spunto anche noi. Poi volendo possiamo utilizzare l’account Linkedin per iscriverci e suggerire articoli, che come vi dicevo vengono valutati dal team… che di solito approva e pubblica solo l’1% di quanto viene segnalato.
Secondo me Zest è molto efficace su due fronti: 1. se devi fare content curation qui trovi cose interessanti e soprattutto da fonti non scontate; 2. se hai bisogno di generare idee per nuovi contenuti, scorrendo questo feed te ne verranno a bizzeffe.
Un consiglio però. Zest si imposta come la vostra nuova tab di default, è l’unico modo per utilizzarlo per ora, spero che facciano una web app standalone. Il guaio è che, se siete anche la metà curiosi di quanto sono io, Zest vi può risucchiare in un vortice di articoli fighi dal quale uscirete solo dopo ore. Perciò il mio consiglio è di installare l’estensione non nel vostro utente di Chrome che usate per lavorare, ma in quello per il cazzeggio. O magari gli fate un utente Chrome apposito e lo aprite quando vi serve.
Ti è piaciuta la puntata di oggi? Lascia la tua recensione su iTunes e iscriviti al podcast.
Se ascolti MERITA BUSINESS PODCAST su Stitcher o altre piattaforme puoi lasciare la tua recensione seguendo queste istruzioni. Grazie!
Fai conoscere MERITA BUSINESS PODCAST ai tuoi follower su Twitter!
Condividi il podcast
Maggiori informazioni sull’estensione si possono avere sul sito ufficiale di Zest.
L'estensione si può scaricare dal Chrome Web Store.
Sistemi supportati: browser Chrome.
Prezzo: gratuito