Solo Affitti: conviene comprare o affittare casa?

Solo Affitti: dalle case in affitto all'aiutare i clienti a generare rendite immobiliari
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Il crollo delle rendite degli (la crisi pandemica ha colpito duramente il mercato degli affitti – circa l’11% in meno), ha colpito un po’ tutto il territorio Nazionale, in particolare è stato un crollo durissimo nelle grandi metropoli. Pensate per un attimo a Milano, Bologna, Roma senza studenti…è sicuramente un periodo che impone agli operatori delle trasformazioni radicali. Così ho deciso di andare a curiosare.

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È un po’ di tempo che desidero invitare più marketing manager che lavorano in azienda a raccontare la loro storia su Merita. Come si vive da dipendenti il mondo del marketing?

E mi fa piacere iniziare questo ciclo con un’amica come ospite. 

Oggi sarà con noi Alessia Giudici, per chi non conoscesse Alessia, Alessia è la Marketing Manager di SoloAffitti, una realtà che si è trasformata da una semplice agenzia specializzata nell'offrire appartamenti in affitto verso un nuovo modello di azienda che vuole aiutare i proprietari di case a generare ottime rendite dai propri immobili. 

Alessia, da pochissimo siete passati da essere una Holding ad una SpA. Ci parli delle novità in casa “SoloAffitti” e di come i cambiamenti societari hanno impattato nelle tue attività di Marketing?

In realtà la cosa più saliente delle trasformazioni che citavi è il doppio aumento di capitale per Soloaffitti spa e per GSA Holding spa, di due milioni rispettivamente. Questo aumento di capitale è la diretta conseguenza dell’immissione sul mercato di nuovi prodotti a tutela dell’affitto. Vogliamo essere sempre più solidi e credibili verso i nostri clienti, verso il mercato e gli stakeholder. Abbiamo iniziato un percorso di evoluzione digitale che vedrà molte novità nei prossimi mesi! Abbiamo un nuovo sito, che già incorpora nuovi servizi, ma il meglio deve ancora venire. Credo che a livello di marketing sia una sfida estremamente appagante: poter dare il proprio contributo in un momento di grandi trasformazioni, sia di strumenti che di modelli di business.

Conviene Comprare o affittare casa?

Se ascolti un guru qualunque dell’ambito finanza personale, una delle prime cose che ti dice è di non comprare né auto e né casa. La casa acquistata è il male assoluto, una passività totale da evitare come la peste. A parte le questioni culturali che ci fanno ragionare in maniera diversa da un Robert Kiyosaki, i giovani affittano per scelta o per necessità? Trovano solo monolocali o si riesce ad affittare anche case un po’ più ampie e di lusso?

A quanto pare pure Elon Musk la pensa come te: proprio pochi giorni fa ha venduto tutte le sue proprietà immobiliari al grido di “la proprietà vincolano le persone”. Non possiamo dargli torto, ma dobbiamo contestualizzare rispetto alla realtà italiana. Noi, in realtà viviamo in un “solco”. Da un lato siamo uno dei paesi con più immobili di proprietà: i nostri genitori compravano casa presto, ci vivevano tutta la vita, probabilmente lavorando stabilmente e sempre nello stesso posto, con l’idea di lasciare tutto un giorno ai figli. Dall’altra c’è la nostra generazione, che va via di casa per studiare e per seguire le legittime aspettative di un lavoro migliore. Si sposta, cambia regione, stato. All’interno della nostra vita lavorativa, si stima, cambieremo lavoro ogni 4 anni: in quest’ottica la proprietà è un limite e un appesantimento. Per questo l’affitto non viene percepito più come la “seconda scelta”, ma un modo di mantenere la propria libertà, scegliendo un alloggio in linea con il proprio stile di vita e le relative possibilità economiche, e soprattutto che può cambiare con esse!
Comunque nel mercato dell’affitto vige una concorrenza spietata: si stima che solo il 5% delle abitazioni potenzialmente disponibili sia in realtà posta in affitto che per ogni immobile ci sia una media di 10 inquilini alla ricerca. Quindi qui la domanda-offerta è realmente d’elite!

Avere la responsabilità del Marketing in Italia non è mai facile: per nessuno, in nessuna azienda. Ci vuoi raccontare quali sono le sfide con cui ti stai confrontando in questo periodo? Di cosa pensi abbiano bisogno i tuoi clienti?

Il mercato immobiliare si sta trasformando velocemente: è inutile nascondersi la realtà. Internet ha spinto la disintermediazione ai massimi livelli e bisogna decidere. Subire il cambiamento o cavalcarlo. Però, a differenza di molti altri ambiti, l’immobiliare, lo dice la parola stessa, si basa su beni che non possono essere fisicamente trasferiti, o spediti. Sono asset “illiquidi”. La sfida è quindi trovare un compromesso tra la necessaria presenza fisica di qualcuno che vada sull’immobile, lo mostri, lo racconti e la potenza comunicativa della rete, che abilita gli utenti a sostituirsi ai tradizionali mediatori. In Soloaffitti stiamo lavorando per creare questa nuova figura, che abbiamo chiamato Rental Property Manager, che non è più un agente immobiliare, ma un vero e proprio gestore di patrimoni, un consulente.
I nostri clienti, come tutti i clienti, hanno bisogno di due cose, personalizzazione e fiducia. Personalizzazione per poter avere a disposizione il modello e l’interfaccia che meglio risponde alle loro esigenze. Fiducia perché possono contare su un gruppo solido, longevo e patrimonializzato che vuole rendere l’esperienza dell’affitto sempre più tutelata e sicura.

Solo Affitti: Conviene Comprare o Affittare casa?

Fra le tante iniziative di marketing che hai potuto sperimentare nella tua carriera quali hanno funzionato meglio? Vuoi condividere con noi qualche cosa che ha davvero funzionato bene?

Volentieri! Ne voglio condividere due. Una, che ha funzionato davvero bene, è la mentalità “ready to pivot”. Ossia fare micro esperimenti su target, conducendoli in parallelo, traendo delle conclusioni in tempi ragionevolmente rapidi. A quel punto, la cosa che funziona meglio, viene spinta con un aumento di budget. Un’altra cosa che funziona e che secondo me sarà sempre più importante è il microtargeting. Nessuno ha più il budget per poter condurre campagne efficaci a tappeto su grandi target e su tutti i canali. Quel momento è finito molti anni fa. Adesso la chiave per essere competitivi è analizzare i propri target in maniera profonda ma anche orientata nel tempo (cosa volevano ieri, oggi, domani) e suddividere le azioni di marketing su ogni sfumatura. Diversi canali, diversi messaggi. Provare per credere.

E qualche cosa che non ha funzionato? Tutti sono bravi a condividere i successi ma tu mi sembri una che non si nasconde dietro ad un dito: cosa non ha funzionato e perché?

Sembra un’ovvietà e probabilmente lo è, ma sai a volte è proprio sull’ovvio che si scivola. Per me, in passato, è stata la comunicazione con altre funzioni, nello specifico il commerciale. E’ un po' un clichè, ma mi sono resa conto che la collaborazione non è scontata se non si chiariscono reciproche aspettative e obiettivi. E in questa danza non bisogna nemmeno dimenticare il vero responsabile marketing di tutte le aziende, ossia il CFO!

Davvero pensi che i commerciali parlino una lingua così diversa dal marketing?

Si lo penso, ma non è un limite, è uno stimolo. Devo dire che posso ritenermi fortunata perché il Soloaffitti il commerciale è composto da persone giovani e preparate, quindi è molto più facile chiarirsi e confrontarsi. Poi il lato da cui guardiamo il famigerato funnel sarà sempre diverso, gli strumenti pure saranno diversi, ma l’obiettivo è lo stesso! 

Un’altra fortuna che ci aiuta a condividere quello che facciamo e quindi ad allinearci è che in azienda i dati hanno un ruolo di primissimo piano: abbiamo un ufficio studi che li elabora, un accesso costante alle performance dei diversi strumenti e stiamo lavorando per costruire il sogno di ogni marketer: una dashboard che misuri e visualizzi le performance di ogni canale in un unico posto…mi vengono gli occhi lucidi solo a parlarne!

Note

Se vuoi entrare in contatto con Alessia Giudici la puoi raggiungere su Linkedin.

Se volete visitare invece il nuovo sito aziendale: soloaffitti.it.

Un grazie a Davide Galanti di Serverlab e Centranet per averci ospitato nel loro studio di registrazione.

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