Instagram Bot: come usarli in modo furbo.

Impariamo una strategia efficace per usare gli Instagram Bot e promuovere brand awareness e prodotti.
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C’è modo e modo di usare i bot per instagram. Oggi ne vedremo uno molto efficace per spingere brand awareness e prodotti senza compromettere né l’account né la propria reputazione.

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Gli instagram bot sono il male?

I bot sono un argomento polarizzante del web. In qualunque modo tu la pensi, conoscere come vengono usati e capirne gli impieghi è comunque molto interessante.

Quindi non ti dirò se usarli sia lecito o meno, moralmente abietto e spregevole o meno;  ho già detto come la penso sull’argomento in una vecchissima puntata e non voglio tornarci su. 

Voglio però condividere alcune strategie che si possono mettere in opera e che funzionano abbastanza bene. Le ho viste impiegate da alcune aziende di eCommerce e le ho sperimentate anche per alcuni miei progetti personali, con ottimi risultati.

Sono strategie che funzionano particolarmente bene per generare awareness, far crescere il numero dei follower del nostro account Instagram e spingere la vendita di prodotti tramite ecommerce.

Conoscerle metterà tutti nelle condizioni di decidere se metterle in opera per i propri account oppure se usare queste informazioni solamente per capire un po’ meglio come funziona il mondo dei social e farsi un po’ di cultura personale.

Ma veniamo al dunque. 

I bot per instagram usati dall'influencer furbino

Qualche mese fa scorrevo il feed di Instagram e come capita anche a me, ho cliccato su di una pubblicità e sono finito a curiosare nell’account di un influencer.

Per un motivo che ora non ricordo, ho perso il filo di quello che stavo guardando e una volta rimessi gli occhi su Instagram sono andato a cercare l'account per finire di leggere una cosa che aveva scritto.

Cercando il suo nome e cognome, però mi sono accorto che il motore di ricerca di Instagram restituiva una decina di account diversi, tutti simili e legati in qualche modo a lui.

Erano account tipo:

  • nome.cognome.official,
  • cognome_nome,
  • nomecongome__;
  • officialnomecongome,
  • nomecognomefanpage
  • e così via...

Ora questo influencer seppur noto nella sua nicchia non è una celebrità dello showbiz. Non è una Kardashian, non è Jay Z e neppure Beyoncé… che forse qualche fan con la voglia di aprire un account tributo posso anche averlo. 

In questo caso: no. Il ragazzo era troppo poco famoso per poter poter avere così tanti fan da fargli tutti questi account quasi uguali gli uni agli altri. Tranne il suo account infatti, tutti gli altri avevano 10-20 foto al massimo, inoltre erano quasi sempre le stesse foto.

È a questo punto che mi si è accesa la lampadina e sono andato ad approfondire’.

Quello che ho scoperto, probabilmente sarà noto agli esperti di instagram, ma non era sicuramente noto a me.

Come funzionano gli Instagram Bot

Per farti capire però devo fare una premessa perché devo essere sicuro che tu sappia come funzionano i bot.

I bot sono software che fanno azioni automatizzate al posto tuo volte a stimolare l'attenzione del publico grazie alle notifiche. Possono avere diversi tipi di abilità e possono eseguire azioni anche di una certa complessità.

Instagram bot: attirano l'attenzione dei naviganti di Instagram
Gli instagram bot hanno la funzione di attrarre l'attenzione di potenziali follower

La gamma dei prezzi è ampia, ma i più sofisticati, oltre al prezzo richiedono anche una certa competenza in materia perché settarli non è facile e molte funzioni avanzate hanno bisogno di avere un certo know-how. Insomma, non sono sempre alla portata dei principianti.

Normalmente i bot compiono azioni come postare una foto, scrivere un messaggio in direct, ma possono essere usati per visualizzare Instagram stories in modo da attrarre l’attenzione del proprietario dell’account targettizzato, possono mettere un like o un commento a post in cui viene citato un particolare hashtag ma soprattutto i bot eseguono l’odioso Follow/Unfollow. 

Il follow / unfollow è una pratica che consiste nel seguire un account in target con la speranza di essere ricambiati. Una volta che la controparte ci avrà seguito il bot si preoccuperà di rimuoverla dagli account che seguiamo nella speranza che lei non se ne accorga e che resti invece agganciata a noi.

Ora non voglio addentrarmi troppo in queste dinamiche, ma devi sapere che per un influencer è importante che le aziende non scoprano che utilizza questi mezzucci per crescere.

Non tanto perché siano interessati all’etica, ma perché spesso le audience costruite con l’automazione non sono molto recettive, l’engagement (cioè il livello di interazione con il pubblico) è tendenzialmente basso quando usi questi mezzi e i brand non hanno voglia di investire su di un influencer che non influenza praticamente nessuno.

Chi si occupa di influencer marketing e sigla delle partnership con i creativi guarda subito se la persona usa bot o compra follower finti. Perciò gli influencer non vogliono assolutamente essere beccati con le mani nella marmellata.

Ascolta bene quindi come procedeva l’influencer che ho scoperto con l’uso dei bot, perchè ora te lo racconto.

Instagram Bot per Influencer (strategia non ottimizzata)

Come allacciare un Instagram Bot al tuo account

Prendiamo ad esempio un influencer alle prime armi, che non ha ancora tanti follower e che vuole crescere velocemente. Ha un account principale con nickname @nomecognome.

Non vorrà sicuramente legare al suo prezioso account un bot per far vedere che fa follow/unfollow... così il bot lo collega ad un secondo account, magari dal nome @nomecognome_fan.

In questo account riposta foto del suo account principale (molti bot hanno delle funzioni di scraping di foto altrui quindi è una operazione che porta via davvero pochissimo tempo). 

Con il bot collegato a questo account farlocco inizia a seguire persone che postano usando determinati hashtag, oppure segue tutti quelli che si sono taggati in un determinato locale o evento, oppure segue tutti i follower del suo competitor/collega influencer prediligendo quelli che mettono like e o che commentano perché più inclini alle interazioni e quindi potenzialmente forieri di engagement anche per lui.

Instagram bot: le interazioni

Una volta individuati gli account dai quali vorrebbe provare a farsi seguire, il bot si scatena mettendo like, commentando, facendo follow/unfollow e attirando l’attenzione sull’account della fanpage. Una volta arrivato lì, il malcapitato troverà una dozzina di post con ciascuno un tag evidente al profilo ufficiale. Una biografia in cui si esplicita chiaramente che non è l’account vero, ma è un tributo all’influencer (chiaramente altro tag all’account ufficiale). Anche le storie vengono automatizzate, tutte sono reposting di vecchie storie del dell’influencer con la citazione al suo account. Se poi si ha un po’ di pazienza, quando l’account della fanpage raggiunge i 10.000 follower, via che ci si mette anche lo swipe up verso il sito ufficiale o l’account instagram primario.

A questo punto non ci resta che moltiplicare questi bot: uno sarà @cognome.nome, uno @fan.nome.cognome e così via.

Ovviamente ciascuno di questi account avrà come target, audience in linea con i desiderata ma diverse, in modo da non far lavorare più bot sullo stesso segmento di persone. Che ne so, una sullo sport, una su di una determinata provincia o città, una sugli eventi di marketing, una sul videomaking...ogni nuovo account avrà l’obiettivo di trovare nuovi follower in segmenti specifici di mercato.

Più account interfacciati ad un Instagram Bot e più arriveranno follower.

Metto a punto 3-4-10 account automatizzati che usano il follow unfollow e si danno da fare, di fatto solo ed esclusivamente per portare visibilità all’account principale, mentre quest’ultimo resta intonso.

Non ha problemi reputazionali, non compra like, non fa follow/unfollow… ma cresce con una audience simile a quella organica, anche se non proprio coinvolta come quella genuina.

A questo punto però ho pensato fra me e me “certo che se uno trova 10 account così quando lo cerca, si farà pure un’idea della persona". Magari non è proprio un bel modo di procedere, non è proprio il modo più furbo. Inoltre non è che un'azienda possa usare un sistema così. Ve li vedete gli account @nomeazienda, @azienda_ , @nomeazienda_official…? Io personalmente li trovo indifendibili.

Si può fare meglio!

Così ho apportato qualche modifica alla strategia.

Instagram Bot per aziende: come usarli senza farsi notare

Immaginiamo di dover promuovere online, che ne so: dei sacchi a pelo.

Fai finta di avere con me un bell’ecommerce di sacchi a pelo. Prendo la prima cosa che mi viene in mente senza pensarci molto su.

Abbiamo il nostro account instagram aziendale che ha per nick name @sacco.a.pelo. Lo abbiamo fatto per promuovere le vendite, ma là fuori c’è parecchia concorrenza e il nostro piccolo account non cresce come vorremmo nonostante il grande impegno che ci mettiamo scattando foto incredibili e costruendo una community molto attiva.

Al posto di aprire l'instagram bot su di un account ufficiale, con cui bruceremmo la nostra reputazione e il nostro brand aziendale, allacciamo il bot ad un account Instagram che fa totalmente ed esclusivamente content repurposing su un segmento specifico di clientela.

Instagram Bot su Nicchia di mercato

Immaginiamo di partire da quelli che comprano il sacco a pelo perché girano il mondo in bici. Si chiamano bike packer. Apriamo un bell’account che si chiama @bikepackerorizon e iniziamo a far lavorare il bot su quella tematica. 

Il bot inizierà a catalizzare l’attenzione dei cicloturisti di mezzo mondo e inizierà a far crescere l'account. 

Alcune foto ripostate dall'Instagram Bot

Chi lo visiterà vedrà foto che siamo già sicuri piacciono perché sono content repurposing di altri appassionati di cicloturismo. Foto e stories che hanno già dimostrato di diventare virali.

Una volta avviato questo account ne apriamo un altro su di un’altra nicchia, che ne so: i preppers. Quelli che si preparano per la terza guerra mondiale o per la prossima zombie apocalypse. Anche con loro ripetiamo lo stesso procedimento. 

Poi passiamo ai backpackers, quelli che fanno trekking, gli appassionati di campeggio. 

Instagram bot: crescita follower su varie nicchie di mercato.

Ogni segmento di mercato avrà un suo account Instagram legato al bot.

Ovviamente questi account non pubblicheranno solo foto di sacchi a pelo, ma quando lo faranno ci taggeranno perché pubblicheranno le foto del nostro sacco a pelo.

Nelle loro story, di tanto in tanto verranno pubblicate delle foto dell’account “madre” con un bel tag. E quando supereremo i 10.000 follower lo swipe up porterà direttamente al nostro ecommerce, come del resto, il link in bio, un po’ camuffato, per non farci proprio beccare subito.

Magari metteremo il nostro url in mezzo ad altri dentro ad un linktree oppure dentro uno di quei siti in cui tanti pubblicizzano le proprie attrezzature. Avete presente quelle pagine web che tipicamente si chiamano “my gear e qualche cosa” in cui ci sono le foto dell’attrezzatura da fotografo, da campeggiatore, da prepper e ogni link è un link di affiliazione?

Come congifurare un Instagram Bot per portare traffico all'account principale.
Gli account governati da bot pubblicheranno contenuti in grado di spingere verso l'account madre.

Ecco, noi dentro quegli elenchi ci mettiamo anche i nostri prodotti e il nostro link e spingiamo verso il nostro account gli utenti che seguono gli account gestiti dai bot.

È chiaro che si perde un minimo di efficienza, ma il nostro account corporate e il nostro brand non entrano mai in gioco, se non come link naturali, spontanei che potrebbe aver messo online chiunque. 

Se poi i link verso di noi saranno traccianti, sapremo anche se un account operante su di una determinata nicchia non ci porta visite. 

Perciò potremo cancellarlo e sostituirlo.

Ovviamente potrebbe anche capitare che nell’eterna guerra fra Instagram e i bot, uno dei nostri account legati ad un bot venga penalizzato o addirittura chiuso.

Non penso ci siano problemi, se il sistema funziona ne faremo un altro e ricominceremo prendendo l’occasione come l’opportunità di studiare ancor meglio il segmento di mercato ed apportare migliorie alla strategia.

L’unico consiglio che mi sento di darti per preservare un minimo la tua privacy è di creare questi account alternativi con un numero di telefono differente da quello usato per l'account ufficiale che vuoi proteggere.

Più curerai l'account madre e gli account figli, più costruirai un piano editoriale capace di toccare le corde della tua nicchia, più l'audience raccolta dall'account madre sarà di qualità.

Quale Instagram bot scegliere?

Ora la strategia vi dovrebbe essere chiara. L’unica cosa che manca a questo punto è rispondere alla domanda successiva: con quale bot faccio tutto queste cose?

Con quello che volete.  Sono talmente tanti quelli sul mercato. Basta non scegliere quelli che non funzionano bene e vi bruciano gli account in pochi giorni.

Io ne uso due, uno molto sofisticato che gira su una macchina virtuale e uno più semplice per gli account che uso come sandbox per fare dei test.  Nelle note dell’episodio potrai trovare il tutorial che ho pubblicato che spiega come si configura quello più semplice. I costi sono davvero contenuti, immagino ti potrà dare molte soddisfazioni, specialmente se hai un eCommerce.

Note

Il tutorial per Gramto lo troviamo qui: Gramto Instagram Bot: il tutorial in Italiano

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