Google Tag Manager: a cosa serve e come si usa?

Google Tag Manager è utile? Google Tag Manager è un strumento usato solo da tecnici e nerd? Come fa Google Tag Manager a semplificarmi la vita facendomi risparmiare tempo prezioso? Se anche tu ti pi queste domande, la puntata di oggi è fatta apposta per te. Parleremo infatti di Google Tag Manager con Matteo Zambon. […]
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Google Tag Manager è utile?
Google Tag Manager è un strumento usato solo da tecnici e nerd?
Come fa Google Tag Manager a semplificarmi la vita facendomi risparmiare tempo prezioso?

Se anche tu ti pi queste domande, la puntata di oggi è fatta apposta per te. Parleremo infatti di Google Tag Manager con Matteo Zambon.

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Per chi non conoscesse Matteo Zambon, Matteo è il fondatore di Tag Manager Italia, il punto di riferimento italiano per questo strumento di Google.
Come si usa Google Tag Manager?

Cos'è Google Tag Manager (GTM)?

Google Tag Manager è uno strumento online gratuito di Google che permette l’inserimento di Tag all’interno delle pagine del sito. Ok la prossima domanda che probabilmente mi farai è, ma cosa sono i Tag?
Tag è semplicemente una parola che identifica degli script, quindi del codice (HTML, Javascript e di altri tipi). Quindi in sostanza Google Tag Manager è uno strumento che ti permette di iniettare del codice nelle pagine dei vostri siti, un po’ proprio un hacker.
Tutto gestibile da un’unica interfaccia dove puoi condividerla con altre persone.
Mi piace usare una metafora, dell’irrigazione.
Ad un certo punto della storia l’uomo capisce che centralizzare l’acqua in un unico punto, porta dei reali vantaggi e benefici alle proprie agricoltura. Così come l’acqua viene distribuita in modo diverso a seconda delle coltivazioni, noi web marketer e sviluppatori distribuiamo Tag alle nostre pagine web. Siamo un po’ come degli agricoltori 🙂
L’esempio più classico è l’implementazione di Google Analytics.

Perché dovrei usarlo?

Di solito rispondo, perchè non dovresti? 🙂
Perchè è molto semplice da usare, non hai bisogno di particolari competenze tecniche per fare le cose più semplici e banali. Inoltre ha un’interfaccia con una UX in material design, quindi davvero alla portata di tutti.
Quello che ti basta è un account Google e l’inserimento dello snippet in tutte le pagine del tuo sito. Una volta fatto questo puoi iniziare a inserire dalla piattaforma di GTM.
Tutto gratuito, mi sembra un ottimo compromesso.

Quali sono i vantaggi di usare Google Tag Manager?

Qui potrei andare avanti per ore 🙂
Cerco di riassumerle in macro tematiche:

  • Non delegare l’implementazione a terzi (agenzia o programmatore)
  • Risparmiare moltissimo tempo (tempi di implementazioni rapidi)
  • Hai il pieno controllo da un’unica piattaforma
  • Gestione di previe e debug nativa
  • Possibilità di condivisione con altri utenti
  • Creare dei template da esportare e importare
  • Gestione di ambienti e aree di lavoro separate per gestire team diversi
  • Google Tag Manager lavora in asincrono (non rallenta la pagina)

Diciamo che riesci a gestire la web analytics in modo molto più semplice.

Ma senza Google Tag Manager è possibile comunque fare le stesse cose?

Si, ovviamente devi avere a fianco un programmatore, sperando che le varie implementazioni non vadano in conflitto tra di loro. La problematica più grande è quando devi cambiare velocemente o devi implementare qualcosa ma il farlo comporta tempistiche non così veloci.

Mi dai degli esempi pratici che ti hanno aiutato?

Questo è un aneddoto che riporto spesso. Il caso è questo: ho un cliente che produce ventilatori industriali e l’approccio è B2B....

Google Tag Manager quindi aiuta la web analytics?

Benefici di Google Tag ManagerDiciamo che il primo pensiero che uno fa è quello di associare Google Tag Manager alla web analytics. In realtà Google Tag Manager essendo effettivamente un iniettatore di codice ti permette di fare moooolto di più. Essendo Google Tag Managerun motorino javascript, tutto quello che può essere fatto con javascript può essere tracciato. Oltre a questo con Google Tag Manager puoi inserire HTML, JSON-LD. Per farti un esempio concreto, è possibile gestire anche alcuni aspetti on page della SEO, come i rich-snippet (stelline). Un altro esempio che ho portato all’Advanced SEO Tool a Bologna come quiz finale è stata la modifica dei title.

Come mai hai scelto di usare Google Tag Manager?

Devo essere sincero, ho iniziato a “scoprirlo” seriamente con la versione 2 ovvero a giugno dell’anno scorso. Prima era meno friendly e più da programmatore.
Dunque faccio un attimo uno storico perché il 2015 è stato un bellissimo anno per Google Tag Manager. A giugno è stata lanciata la nuova versione di Google Tag Manager, rivoluzionando anche la gestione interna e soprattutto la praticità grafica inserendo anche funzioni nuove come debug & preview. In quell'occasione Google ha ufficialmente fatto un corso per spiegare la nuova versione e lo puoi visionare qui: https://analyticsacademy.withgoogle.com/course05
Da ho iniziato ad utilizzarlo non riesco più farne a meno, è molto veloce e soprattutto non ho più pensieri lato codice per gestire tutti i vari tracking e implementazioni.

Ma dimmi la verità Google Tag Manager è davvero alla portata di tutti?

Alla tua risposta posso dire che per le cose più semplici assolutamente sì. Ho già creato molte guide e video tutorial per gestire le cose più comuni. Guide passo passo dove è possibile gestire
Per le cose complesse hai bisogno di conoscere javascript, HTML e CSS.

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Note della puntata

Se volete seguire Matteo Zambon potete visitare il sito Tag Manager Italia oppure scrivergli via email a info@tagmanageritalia.it.
Sui social Matteo è attivo su LinkedIn, Facebook e Twitter.

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