La Gestione delle Risorse Umane non è una cosa facile.
A volte però esistono strumenti che la possono semplificare.
Oggi parleremo proprio di uno di questi strumenti.
Parleremo infatti di un questionario che anche io ho fatto e che mi ha rivelato aspetti del mio carattere e delle mie potenzialità che non avrei saputo esprimere con la stessa precisione.
Questo questionario mi ha fornito idee e suggerimenti sulle aree su cui era necessario lavorare. Infatti ne ho approfittato in questi giorni di "clausura" per passare subito all’azione per lavorarci.
Attenzione però, non parliamo solo di un questionario standard, la consegna è parte integrante del risultato. Approfondiremo meglio questo aspetto, cioè di come non sia solo una mera compilazione, ma la spiegazione dei risultati sia fondamentale per il miglioramento della Gestione Risorse Umane.
Lo dico perché la consegna del questionario è stata entusiasmante, sentirsi descrivere da uno sconosciuto così bene, a me ha lasciato di stucco. Così mi è venuta l’idea di poter chiedere a chi è stato protagonista di questo passaggio di parlarne liberamente in una puntata, perché un strumento così, nella Gestione Risorse Umane è una bomba. Può evitare un sacco di grattacapi.
È per questo ho invitato Fabio Rorhich, imprenditore e partner di OMS open source management, azienda di consulenza aziendale specializzata nella gestione delle risorse umane. Fabio aiuta gli Imprenditori ad Ottenere il massimo dalle risorse umane e oggi ci racconterà cosa sta dietro questo fantomatico questionario.
Guarda Giorgio, capisco che la cosa possa risultare strana, anche a me la prima volta che me l’hanno sottoposto ho arricciato il naso. Il questionario si chiama I-Profile ed è uno strumento affinato in oltre vent’anni di ricerca sulla gestione delle risorse umane e affiancamento alle aziende. Oggi viene utilizzato da aziende di tutto il mondo.
Grazie a questo strumento che misura i dieci ingredienti che determinano la produttività di un individuo, siamo in grado di fornire indicazioni efficaci su come massimizzare le performance di ciascuna persona.
Viene quindi commissionato da imprenditori che vogliono aumentare le loro performance, oltre a quelle dei loro collaboratori.
Guarda, se fossero molto più lunghe ti costerebbe 100.000 €.
Le risposte vengono incrociate dal sistema nel suo “sottobosco”, per cui alla fine il risultato è un mix. Non vengono prese in considerazione le singole risposte.
La validità dello strumento? Il questionatrio iprofile è uno strumento molto efficace durante il processo di reclutamento e selezione delle risorse umane. Ha ottenuto uno dei più alti coefficienti di Validità, .75, sul mercato, come dimostra uno studio condotto negli Stati Uniti nel 2014 dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, che definisce la «validità» come riferita alle caratteristiche che il test misura, ed a quanto bene il test misura tali caratteristiche. La «validità» indica che vi è un legame tra le performance del test e le performance lavorative. Ti dice cosa puoi concludere o prevedere sul comportamento di qualcuno dal suo punteggio sul test. Prevede con una certa esattezza le performance necessarie per ricoprire con successo una certa mansione. La validità è misurata con un parametro numerico «R» tra 0 e 1.00. I coefficienti di validità raramente superano R= .40. Test con coefficienti di validità da .21 a .35 sono tipici di un buon test.
Diciamo che ci sono dei sistemi di controllo, per cui se vengono forzata alcune risposte il risultato non è attendibile e il software lo segnala. Comunque, come hai detto tu, i risultati vengono poi consegnati alla persona da un consulente formato per questo, e quindi vengono discussi. Diciamo che non conviene a nessuno “barare”, perchè i risultati non servono a giudicare la persona (cioè se è cattiva o buona, giusta o sbagliata) ma ad aiutarla. Il questionario funziona solo se viene consegnato e discusso con la persona, così da verificare come migliorare alcuni tratti che limitano in qualche modo la produttività della persona.
Come ti dicevo, il questionario serve per mappare il comportamento che le persone hanno messo in atto negli ultimi 2 anni circa, e che le hanno portata a raggiungere i risultati ad oggi.
I-Profile è un qeustionario per la gestione risorse umane che può essere utilizzato in tre differenti contesti:
Come dicevamo, è fondamentale che ci sia qualcuno che ti consegna i risultati, sia per comprendere come alcuni atteggiamenti “limitano” la persona lavorativamente, sia per aiutare la persona a migliorare quei comportamenti. Diciamo un 50-50. Se la consegna non viene fatta bene tutto il lavoro verrebbe vanificato. E se non ci fosse questo strumento sarebbe difficile far ottenere un risultato ad una persona. Immagina se una persona avesse il questionario un pò basso come reagirebbe….
Giusto per far capire agli ascoltatori di cosa parliamo, il grafico mostra i risultati del questionario. È un grafico con colonnine numeriche che va da +100 a -100 e mi dice, appunto, dove la persona è forte e dove deve migliorare.
Assolutamente sì, molti liberi professionisti lo fanno. Anche qualche influencer youtuber l’ha fatto. E’ comunque fondamentale che venga consegnato da chi è addetto, perchè la lettura è complessa e i risultati vengono studiati attentamente prima della consegna. Abbiamo un manuale per la lettura e consegna dell’i-profile di più di cento pagine.
Diciamo che noi siamo il risultato dei comportamenti che abbiamo messo in atto negli ultimi anni. I nostri comportamenti ci hanno portato a raggiungere obiettivi, o a non raggiungerli a volte.
Infatti iprofile misura alcuni comportamenti, tipo quanto ascolto le persone, o quanto sono autodisciplinato, o motivato.
Diciamo che con i-profile possiamo aiutare l’imprenditore a gestire meglio i collaboratori e a motivarli e a delegare. I tratti importanti sono la leadeship, l’automotivazione, l’empatia e la proattività. Ci vuole un buon mix di queste cose. Il bello di i-profile è che io ti do gli strumenti per migliorare proprio dove sei carente. Quindi è molto pratico.
Dipende dal ruolo, ma generalmente le soft skills sono più importanti. Ti faccio un esempio: posso avere una persona che è brava a programmare ma h aun pessimo carattere, quindi farei fatica a confrontarmi con lei… oppure potrei avere un tecnico molto bravo ma che non sa delegare ed è disorganizzato, e che quindi mi creerebbe problemi dai clienti e non farebbe crescerei propri uomini. Oppure ancora potrei avere un venditore che sa tutto tecnicamente del prodotto ma non è assertivo e non riesce a chiedere gli acconti.
Quindi in ruoli di responsabilità e coordinamento di un team, doti quali la leadership e la gestione dei conflitti risultano di assoluto rilievo in quanto impattano direttamente sul risultato del lavoro non solo di una ma di tutte le figure facenti parte dello stesso team.
L’autodisciplina è fondamentale, perchè mi dice quanto una persona è responsabile e porta a termine i lavori senza essere continuamente stimolata. Significa che durante lo smart working ho più certezza che faccia le cose che deve fare. Un altro tratto importante è l’automotivazione: ci sono molti imprenditori che mi chiedono come motivare i propri collaboratori che sono a lavorare da casa e sono un pò spenti : con il sistema i-profile posso da un lato sapere se il mio collaboratore è motivato e come motivarlo di più, dall’altra parte posso dare le armi all’imprenditore per gestirlo al meglio.
VEdi, ogni persona è diversa ed ognuno di noi reagisce agli stimoli in maniera differente. Non è detto che lo stile di leadership che funziona con una manager funziona con un altro.
Il profilo che esce dal questionario mi fa capire come interagire con la persona e aiutarla a rendere di più.
Esatto, è proprio così. Il costo della non qualità è altissimo: avere un venditore che arriva in ritardo agli appuntamenti è un problema , con i-profile posso aiutarlo a risolverlo. Prima di assumere qualcuno posso sapere se è “adatto” a quel ruolo, e soprattutto come il suo comportamento andrebbe ad inseririsi nel team. Lo stesso ovviamente vale per i soci. Abbiamo una associazione di volontari INSS che aiuta gli imprenditori che stanno fallendo: una delle cause principali per cui le aziende falliscono è il dissapore fra soci ai vertici. Sapere chi ti porti in casa prima, è meglio. Il questionario mi identifica lo sforzo che devo fare in termini di tempo e denaro per rendere operativa la persona.
Abbiamo diverse formule e soluzioni, diciamo che si va da un centinaio di euro fino a qualche centinaia.
Vuoi saperne di più sul questionario? So che potreste essere interessanti a farlo voi o a soministrarlo ai vostri collaboratori. Per praticità è stata realizzata una landing page che avrà il compito di mettervi in contatto con Fabio in maniera ordinata. I dati che quel form raccoglie serviranno solo a questo e non verranno usati per altro. La pagina la trovate qui.