Crowdfunding: come orientarsi fra i diversi modelli

Come orientarsi fra i modelli di Crowdfunding. Vediamo insieme di capire meglio le differenze fra donation, equity, reward e lending.
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Ma quale modello di crowdfunding è più adatto a noi?
Dallo scorso episodio siamo rimasti con questa domanda aperta.
Dobbiamo scegliere quale percorrere e decidere quindi quale mod Quale strada imboccare?
I modelli di crowdfunding sono 4: il donation-based crowdfunding, equity-based crowdfunding, il reward-based crowdfunding e il social lending. Se volete abbreviare, così approfittiamo per ricapitolare: donation, equity, reward e lending.

Cerchiamo ora di approfondire ciascun modello tutte, senza la pretesa di essere assolutamente esaustivi.

Modelli di Crowdfunding

Donation Based Crowdfunding

Diventa socio di Improovo: campagna di equity crowdfundingDietro questo modello di crowdfunding vi è uno scopo “nobile” legato allo spirito di solidarietà. Si supportano cause o azioni con spirito di mecenatismo e solidarietà.
Quello che lo differenzia principalmente dagli altri modelli è che il crowd, cioè la moltitudine dei finanziatori, non dona a fini speculativi o per ottenere in cambio qualche cosa. Ad esempio per un ritorno economico o per una ricompensa di un valore importante, né per avere un prodotto costose in cambio.
I finanziatori sono mossi da un interesse più alto, dal desiderio di partecipare, di supportare una causa che sta loro a cuore.
Non è un caso che questo modello sia un modello popolare nel mondo dell’arte e delle cause sociali.
È il modello più amato dal terzo settore, dalle organizzazioni no profit, da chi si occupa di beneficenza, dalla politica, da chi ha a cuore cause sociali, da chi vuole promuovere iniziative morali, etiche.
Fra queste ci sono sicuramente le cause amate dalla Protezioene Civile Italiana. Per questo ho chiesto a Gabriele Tosi, Responsabile Comunicazione Area Nord del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta, di farci qualche esempio di impiego di crowdfunding donation based in ambito no profit?
CISOM - Unità di strada per i senzatetto a Milano - Modelli di Crowdfunding per finanziarsi
Gabriele Tosi (Nota: appunti non rivisti dall'autore): Il donation based crowdfunding è un modo semplice non solo per raccogliere fondi ma per allacciare rapporti e relazioni con persone che hanno in comune anche dei valori.

Non di rado chi entra a contatto con un ente benefico attraverso il crowdfunding di questo tipo, poi rimane in contatto, dona altre volte e non di rado arriva a sposare così tanto la causa da diventare attivista o volontario.
Perciò questa modalità non esaurisce il suo valore con la transazione economica o il sostegno economico, ma seleziona e avvicina potenziali volontari.
Certo, affinché ciò avvenga a livello comunicativo l’ente deve strutturare una comunicazione adeguata. Se non si danno evidenze di come sono stati spesi i soldi e dei risultati ottenuti, se si smette di comunicare con i donatori, alla fine ogni campagna ricomincerà da zero la propria raccolta avendo però lasciato sul campo una serie di persone deluse e dubbiose.
Nel nostro Paese ci sono stati in questi anni degli esempi virtuosi di questo tipo. Citiamone uno a titolo meramente esemplificativo: già nel 2017 il comitato di Susa regalò dei defibrillatori con una campagna di donation based crowdfunding.
È evidente che in ogni campagna di crowdfunding la promozione che avviene all’interno di una community già esistente è molto più facile che porti risultati, rispetto ad una campagna che parte senza una community di sostenitori.
Per questo il consiglio che dò è quello, nel caso in cui non si dovesse disporre di una community su cui contare, di impostare degli obiettivi in maniera proporzionale alle proprie forze e continuare a tenere alto l’engagement con i sostenitori attraverso tutti i canali possibili, in particolar modo attraverso i social network e l’email marketing.

Promozione CISOM - Milano - Esempi

Grazie Gabreile per il tuo contributo, se volete scoprire le iniziative del Corpo di Soccorso dell’Ordine di Malta potete visitare il loro sito www.cisom.org.

Reward Based Crowdfunding

Parliamo del Reward based crowdfunding. Il modello è basato sulle "ricompense".
Cosa vogliamo dire con questa parola? Vogliamo dire che a fronte di una determinata somma versata dal sostenitore per supportare il progetto, il sostenitore si vedrà assegnare una ricompensa commisurata all'entità della somma erogata.
Ora, è bene dire subito che nel reward based crowdfunding il sostenitore della campagna non può ricevere ricompense in denaro, né ricompense di natura finanziaria (per fare un esempio non può ricevere buoni sconto).

Anche il valore delle ricompense è bene specificare che si deve attestare ben al di sotto del valore della cifra offerta per supportare il progetto. In realtà il “reward” non sta nel valore economico ma nel valore simbolico, nel valore ideale che coinvolge chi supporta la campagna donando denaro.

Anche in questo caso è la condivisione dell’ideale, dell’idea, degli scopi che hanno portato il progetto a concretizzarsi e a chiedere supporto.

Questo modello di crowdfunding è utilizzato dalle aziende per fare test di mercato su nuovi prodotti. Quando un’azienda vuole capire se investire o meno in un prodotto, oppure vuole verificare quali caratteristiche piacciono di più ai clienti di un prodotto per orientarne lo sviluppo può ricorrere a questo tipo di crowdfunding che le offe la possibilità di effettuare un test con dei costi contenuti.
Questa modalità è particolarmente adatta alle aziende che hanno bisogno di capire la risposta degli early adopters al loro prodotto.
Un esempio molto noto è quello del monopattino elettrico, l’azienda produttrice voleva capire se il prodotto potesse essere apprezzato da un numero minimo di clienti per poter ultimare lo sviluppo e far partire la produzione. È finita raccogliendo ordini per 3M di euro…

Le piattaforme per questo tipo di crowdfunding sono davvero tante. Due fra le più famose sono Kickstarter, che ha compiuto da poco i suoi primi 10 anni e Indiegogo.
Fra le piattaforme reward based di nicchia ce n’è anche una che gli ascoltatori di podcast probabilmente conoscono. Il suo nome è Patreon e viene usata da alcuni youtuber e da alcuni podcaster per monetizzare la loro creatività.

Reward Based Crowdfunding

Lending Based Crowdfunding

Ora vediamo un nuovo modello di crowdfunding, il Lending. La parola inglese Lending parla chiaro, significa prestito. E questo modello, ca va san dir, è un modello basato sul prestito e di conseguenza sugli interessi. È a sua volta diviso in due sottomodelli: "peer to peer" e "peer to business".
Quando parliamo di Peer2Peer ci riferiamo ad una intermediazione tra due soggetti privati che si scambiano capitali, al corrispettivo di interessi maturati, attraverso piattaforme specializzate.
Quando parliamo di Peer2Business, invece, c’è una persona giuridica (società di capitali o di persone) che riceve capitali da risparmiatori presenti sulle piattaforme che offrono capitale di debito a tassi agevolati rispetto ai canali tradizionali.

Il lending based crowdfunding è probabilmente il modello di crowdfunding con più transato e più diffuso in Italia.
Il modello “to-business” è uno strumento alternativo al canale bancario per la raccolta di prestiti da parte di investitori privati e istituzionali. Ecco perché nel nostro Paese muove molti soldi.
Mohammed Yunus - Ritratto - Crowdfunding
Questo modello basato sui prestiti è nato nel 1974 in Bangladesh quando Mohammed Yunus riuscì a prestare attraverso il microcredito 27 dollari a delle donne di un villaggio colpito dalle inondazioni. Da lì prese piede la possibilità di prestare piccole somme di denaro a chi era povero o in difficoltà e non avrebbe mai potuto accedere ai prestiti bancari. Mohammed Yunus fondò così la Grameen Bank che ha concesso oltre 5 miliardi di dollari in prestiti e che ha avuto un tasso di insolvenza particolarmente basso. Appena il due percento. Con l’avvento del web, si è passati dai magnati a una folla di piccoli risparmiatori che offrono i capitali a persone in difficoltà intermediati da una piattaforma digitale. Chi offre questi capitali viene ricompensato attraverso degli interessi e la piattaforma si mantiene invece trattenendo da questi una percentuale.

Equity Based Crowdfunding

Eccoci finalmente giunti all’ultimo modello di crowdfunding. Parliamo proprio di Equity Based Crowdfunding. Quando vendiamo la parola equity dobbiamo capire che in questo caso si tratta dell’acquisto di quote di società attraverso una piattaforma online di crowdfunding. Ovviamente l’azienda interessata a farsi finanziare può prevedere dei piani di reward per chi acquista equity, ma la vera ricompensa a base di questa modalità è l’acquisto di shares, di azioni.

Con l’Equity si sta acquistando un vero e proprio titolo di partecipazione in una società. Il reward in questo caso consiste nei privilegi che si ottengono come soci comprando quegli specifici titoli, che possono comprendere, ad esempio, la distribuzione di dividendi piuttosto che una rivalutazione della quota nel caso in cui l’azienda venga acquisita da un grosso player.

Chi può quindi attivare una campagna di Equity CrowdFunding?
Vista la crescente necessità di accesso a capitali per vie alternative a quella del credito, in Italia si è scelto di permettere a tutte le PMI e le Startup di attivare delle campagne di raccolta fondi di questo tipo, anche se lo strumento è utilizzato principalmente da aziende con caratteristiche di “innovatività”.

Nello specifico possono attivare una campagna tutte quelle aziende non quotate i cui progetti vengono accettati dai portali riconosciuti da un organismo istituzionale di controllo che ne regola e regolamenta le operazioni.

Diventa Socio di Improovo - Campagna Equity Based
Note della puntata

Lo sponsor della puntata è Improovo, una startup innovativa che sta, proprio in questi giorni, promuovendo la sua campagna di Equity Crowdfunding. Vuoi sapere di più della campagna di Improovo? Vai alla pagina diventasocio.improovo.com
La bibliografia servita per preparare questa serie di episodi è la seguente:

Se vuoi conoscere le attività di volontariato del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta, puoi reperere tutte le informazioni su: www.cisom.org

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