Come scegliere un consulente SEO

Devi scegliere un consulente SEO e non sai con quali criteri effettuare la tua scelta? Il tuo SEO specialist ti chiede di fare cose di cui non sei convinto? Allora la puntata di oggi è fatta apposta per te. Parleremo infatti di come scegliere il proprio specialista di Search Engine Optimization grazie all'aiuto di Francesco […]
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Devi scegliere un consulente SEO e non sai con quali criteri effettuare la tua scelta?
Il tuo SEO specialist ti chiede di fare cose di cui non sei convinto?

Allora la puntata di oggi è fatta apposta per te. Parleremo infatti di come scegliere il proprio specialista di Search Engine Optimization grazie all'aiuto di Francesco Margherita.

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Per chi non conoscesse Francesco Margherita, Francesco è uno consulente SEO, ambassador italiano di SEMrush e autore di diversi libri di digital marketing fra i quali: "Manuale di Seo Gardening". In questa puntata del podcast, Francesco ci aiuterà a districarci nel rapporto con i consulenti SEO.

Francesco Margherita - Fatti di SEO

Immagina di essere un imprenditore di una piccola azienda italiana, con quali criteri sceglieresti uno specialista SEO?

Se fossi un imprenditore che non capisce nulla di SEO e avessi bisogno di uno specialista SEO che seguisse il mio progetto, investirei un po' di tempo sulle community SEO più seguite per leggere le cose che vengono scritte e i toni che si utilizzano. Mi fiderei di quei professionisti che si mostrano disponibili e che condividono indicazioni utili anche per gli altri. Al contrario diffiderei di quelli scontrosi che passano tutto il tempo a lamentarsi. Se si lamentano evidentemente il lavoro non deve andare così bene.

Quali sono le tre cose che non vorresti mai sentirti dire da un consulente SEO?

  1. Ti faccio avere 8 link al mese. Se sai già dirmi di preciso quanti me ne farai avere significa che sai già dove li prenderai. Vuol dire che hai un network di siti web da cui attingere sia per me che per gli altri clienti, quindi è matematico che presto o tardi verrò penalizzato.
  2. Ti posizionerò primo su Google. Nessun SEO può promettere un dato posizionamento per una keyword precisa. Se lo fa conosce il futuro o è in cattiva fede.
  3. Hai perso posizioni perché Google ha cambiato l’algoritmo. Non si perdono posizioni perché Google cambia qualcosa, si perdono posizioni quando si commettono errori logici o quando si fanno porcherie in cattiva fede.

Quali sono le cose che vorresti che ti chiedesse un imprenditore quando sta valutando di collaborare con te?

Manuale di Seo GardeningCosa mi suggerisci di fare per aumentare il valore di questo progetto? Su quali aree di interesse è meglio concentrarsi? Ho sbagliato qualcosa fin ora?

Ora entriamo un po' nel tuo lavoro: cosa serve per disegnare la struttura di un sito web in ambito SEO?

Innanzitutto occorre conoscere gli obiettivi del progetto. Quando faccio questa domanda spesso mi sento rispondere “aumentare il traffico”, in realtà a me interessa capire a chi si rivolge il sito web e per vendere cosa. Il resto del lavoro è capire come strutturare l’offerta di contenuti a ragion veduta di una buona keyword research e di un’analisi dei concorrenti.

A che punto del lavoro entrano il gioco le parole chiave e come si scelgono?

Le parole chiave servono a identificare e circoscrivere ambiti di ricerca. Vengono utilizzate per ottimizzare le principali referenze SEO di articoli, contenuti statici e tassonomie (categorie) del sito web. Oggi Google riesce a posizionare un contenuto per una chiave precisa anche se quella chiave non è presente nella pagina web, a patto che il contenuto sia rilevante. Ci riesce perché dall’introduzione di Hummingbird riesce a cogliere i sinonimi. Tuttavia è sempre meglio capire esattamente come cercano gli utenti trovando le parole chiave di interesse e analizzandone i volumi di ricerca. Per sceglierle utilizzo Semrush, un potente software di analisi di mercato web del quale mi fregio di essere brand ambassador per l’Italia.

Cosa significa scrivere testi per i motori di ricerca?

Al di là degli aspetti legati all’ottimizzazione onpage, dal mio punto di vista significa coprire tutte le possibili intenzioni di ricerca intorno ad un problema conoscitivo. Una frase che riassume il mio modo di intendere la SEO copywriting è: “ occorre capire cos’altro interessa a chi effettua una query per la tua chiave di interesse”.

Parliamo un po' di link. Iniziamo da quelli interni. Come possiamo creare una strategia sul linking interno del nostro sito?

Francesco Margherita - SEO SpecialistL’internal linking è il cuore della SEO. Lo spostamento di Juice da una pagina all’altra attraverso i link, fa capire a Google che esistono contenuti più rilevanti di altri per parole chiave specifiche. Spesso non si ragiona tanto sull’inserire link nel testo dei contenuti perché si pensa che bastino quelli nei menu di navigazione ad orientare il bot di Google, ma si ignora che i link ripetuti per tutte le pagine di un sito web è quasi come se non ci fossero. Per me una buona strategia di internal link non prescinde quindi dal creare link manualmente nel testo delle singole pagine, sempre verso i contenuti che ci interessa posizionare.

Il link building con siti esterni funziona ancora oppure morto il page rank questo cinema ha chiuso?

La (o il) link building è una pratica che amplifica un buon lavoro SEO. Significa che un sito web mono pagina e privo di contenuti significativi, difficilmente otterrà un buon posizionamento solo perché ottiene uno o più link di grande valore rispetto a una ricerca per la quale gli utenti si aspettano contenuti pieni di testo. Il Page Rank non è morto, semplicemente Google non ci mostra più il modo in cui misura il valore delle pagine dei nostri siti web. Fa bene.

Molti di noi un sito web già lo hanno. Come metter mano a questo senza perdere il vantaggio accumulato nel tempo?

Consulente SEOSe si mette mano a un sito web è per migliorarne da un lato la struttura scansionabile e dall’altro l’offerta di valore. Fin quando si lavora in questa direzione con cognizione di causa non c’è nulla da temere, solo da guadagnare.

Quali sono gli strumenti che usi per fare il consulente SEO?

Oltre ai vari tools di Google, faccio uso principalmente di Semrush, un software davvero imprescindibile per fare keyword research e analisi dei concorrenti. Tuttavia la SEO si fa con la testa, l’esperienza e un pizzico di intuito. Il software più importante a disposizione di un SEO è il suo sguardo.

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Note della puntata

Se vuoi saperne di più su Francesco Margherita puoi iniziare dal suo sito SEOgarden.net
Puoi trovare Francesco praticamente su tutti i social. Comincia a seguirlo su LinkedIn, Twitter, Facebook.
Inoltre Francesco gestisce il gruppo Facebook "Fatti di SEO", quasi 12000 fra consulenti, apprendisti e curiosi, tutti appassionati di Search Engine Optimization.
Acquista l'ultimo libro di Francesco Margherita: "Manuale di Seo Gardening" su Amazon.

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