Come Crescere su YouTube: pubblicare "un video al giorno" è un falso mito

Il mantra del fare un video al giorno è un falso mito. Cerchiamo di capire perché potrebbe rallentare la tua crescita.
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Nel tentativo di far crescere il canale youtube ho divorato decine di video e di tutorial.

Immagino lo abbia fatto anche tu molte volte.

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Alcuni dei consigli contenuti in quei video mi sono stati estremamente utili, altri invece mi hanno fatto perdere tantissimo tempo potrandomi su strade inconcludenti che hanno rallentato di fatto la mia crescita su YouTube.

In particolare uno di questi si è trasformato veramente in una trappola che ha rallentato per moltissimo tempo la mia crescita su YouTube.

Dammi qualche minuto che ti racconto qual è e come evitare che ti freghi come ha fatto con me.

Molti segreti per crescere su YouTube sono Falsi Miti

Per un’azienda e per un professionista, Youtube è probabilmente l’investimento in marketing più remunerativo sul quale si possa investire. Peccato che ci siano molti falsi miti ad intimorire le imprese e a tenerle lontane dalla piattaforma.

Oggi ne vediamo insieme uno, imparando a non finire in trappola.

Quando si parla di falsi miti su YouTube di solito ci si riferice spesso a questioni tecniche, ad esempio al reale valore dei tag per il podizionamento SEO, alla giusta lunghezza che devono avere i video per diventare virali e così via. 

Ma se c’è un falso mito che mi ha defocalizzato parecchio, rallentando molto la mia crescita non è un tecnicismo, infatti il consiglio che mi ha più rallentato è quello di “fare un video al giorno” e di pubblicare con “costanza”. Lo so, non ci credi ma è proprio così!

Quindi se ti stai chiedendo come crescere su YouTube da zero, oppure se anche tu come me, hai un piccolo canale e ti stai domandando come avere più iscritti su YouTube o come ottenere più visualizzazioni per i tuoi video, magari hai piacere di sapere come evitare di finire in trappola.

Sia chiaro, non ho alcuna intenzione di darti “lezioni di vita” o dirti cosa fare. Voglio solo condividere le difficoltà che ho incontrato e come le ho superate perché potrebbero essere considerazioni utili a chi si trova nella mia stessa situazione.

Il Mantra del "fai un video al giorno"

Veniamo al dunque: È dal 2016 che sento ricordare in ogni luogo digitale che occorre fare un video al giorno

Fai un video al giorno e avrai successo (è solo questione di quando, ma avrai successo! Fidati, fai un video al giorno). 

Insoma un investimento ciclopico con prospettive di successo un tantino nebbiose che spostano l’obiettivo sempre alla prossima puntata. Mi dicono: Dai, fai ancora un video, il prossimo video magari ti manderà “to the moon”, Giorgio basta rimanere sul pezzo e produrre un video al giorno. Stai sereno! Prima o poi…

E poiché solo pochi abbracciano un carico di lavoro così impegnativo, allora ci si dice che devi essere “consistent”, ovvero costante. Magari può bastare un video alla settimana (ma meglio 2), sempre alla stessa ora, come un orologio a cu cu svizzero, tu devi far uscire il tuo video.

Credo realmente che la storia del “fai un video al giorno” e della costanza ad ogni costo per crescere su YouTube, sia una lettura molto superficiale della realtà e che sia stata uno dei cattivi consigli che più ha messo più a dura prova la mia capacità di disciplina e il mio entusiasmo.

Quando uno decide di fare un video al giorno e poi non riesce, quando uno decide di fare un video alla settimana e non riesce ad essere fedele all’impegno proprio tutte le settimane, gli rimangono solo due possibilità: o scoraggiarsi (e mollare) o pubblicare una ciofeca di video perché la quantità sembra essere oggi più importante della qualità.

Ora non so se anche a te questa storia di fare un video al giorno generi stress come lo genera a me… se ti va lasciami un commento e dimmi se anche per te questo è un ostacolo che ti frena nell’investire su YouTube.

Dal time-frame al quantitativo complessivo di video

In tutta sincerità, io ho superato questa difficoltà, cambiando obiettivo, smetterndo di focalizzarmi sul numero di video da fare uscire in una certa unità di tempo (un video al giorno, un video a settimana…) e spostando la mia attenzione sul numero totale di video da produrre per avvicinarmi ad avere qualche chance di successo.

Mi spiego meglio.

Qualche tempo fa TubeBuddy ha pubblicato un interessante analisi che metteva in relazione in numero dei follower con il numero dei video pubblicati dai canali che avevano raggiunto quegli obiettivi in termini di seguito.

Mediamente su YouTube si entra nella fascia 1.000-5.000 follower dopo aver pubblicato 134 video sul canale.

Per passare alla fascia successiva, cioè tra i 5.000 e i 10.000 follower occorrono in media 215 video.

Per superare i 25k follower TubeBuddy ha visto che servono in media 450 video e così via...

Questa scala cresce fino ad arrivare a chi supera 1 milione di follower, che ha in media 3850 video sul proprio canale. 3.850 video, non sono pochi!

Ora prendi questi numeri con le pinze perché sono numeri medi, che si riferiscono un po’ a tutte le nicchie e a tutti gli argomenti, ma se il tuo canale è un canale aziendale e pensi di pubblicare circa una volta a settimana, per entrare nella prima fascia, cioè se vuoi superare i 1000 follower, ti sono necessari, in media, 2 anni e mezzo!

Per entrare nella seconda fascia, e cioè avere più di 5000 follower servono quasi 4 anni, pubblicando religiosamente una volta a settimana, senza mai fermarsi nemmeno per Natale o Ferragosto.

Sono queste le considerazioni che mi hanno spinto a spostare i miei obittivi su YouTube, dal tempo (un video al giorno o un video a settimana) ad un numero complessivo di video da caricare su YouTube.

Cosa mi ha aiutato a focalizzarmi

Per esempio, a me ha aiutato molto puntare a produrre 100 video, avere come obiettivo il caricare su YouTube 100 episodi del mio podcast, per poi fermarmi e tirare le somme di quello che sarà nel frattempo successo. Ad oggi sono a 77 video (shorts e puntate solo audio escluse) sul canale. Insomma mi sto avvicinando al mio primo target.

Con la possibilità in seguito di puntare a raggiungere un nuovo obiettivo. Magari quello dei  dei 250 o dei 300 video.

Te ti stai domandando quali vantaggi abbia portato questo cambiamento alla crescita del mio canale YouTube ti rispondo subito.

Da quando sono diventato consapevole dell’importanza della quantità totale dei video senza avere più l’ossessione del tempo, posso permettermi di produrre persino di più.

Cambiando obiettivo so bene che se non faccio video, rallento il mio avvicinamento all’obiettivo, ma non fallisco settimanalmente come quando non riesco ad uscire con una puntata a settimana. O come quando butto fuori un video raffazzonato solo per poter dire “ho timbrato il cartellino anche questa settiama”.

Attenzione a fare paregoni con la concorrenza

Fra l’altro, essendomi fissato un obiettivo settimanale, ogni sette giorni io mi aspettavo un ritorno, una ricompensa, già in quel lasso di tempo. Che per forza di cose non sarebbe potuta mai arrivare perché se per un mese pubblichi una volta alla settimana hai pubblicato 4 video. Paragonare i risultati di 4 video con i risultati di canali che sono online da 4-5-6-7 persino 8-9 anni e che hanno centinaia di video alle spalle, è per forza di cose deludente.

Serve tempo per per imparare e migliorare, anche su YouTube. Non è generoso paragonale il 4-5-6 anno consecutivo di un creator con i nostri primi video.

Magari è facile capire le dinamiche di come avere successo su YouTube se si guadano corsi e tutorial, ma applicare quelle nozioni e farle proprie richiede esercizio e un obiettivo 100 video mi ha regalato più serenità e meno stress.

"Fare un video al giorno" è un consiglio dato in buona fede, ma rischia di confondere

Chi consiglia di fare un video al giorno lo giustifico, perché consiglia di produrre molto e di accorciare i tempi di acquisizione delle competenze. Ma a mio avviso è fuoriviante l’obiettivo stesso perché punta a far rispettare dei time-frame molto serrati senza andare al cuore della questione, senza sottolineare sufficientemente il valore, il peso, che ha il numero totale dei video sul raggiungimento dei risultati che vogliamo ottenere per il nostro canale youtube.

Anche quelli più semplici come quelli della monetizzazione si raggiungono - sempre mediamente - con un certo volume di video.

Dandosi degli obiettivi legati alla produzione totale di 100-200-300 video, ogni video editato, ogni file pubblicato diventerà un passo in più verso l’obiettivo, ogni video diventerà realmente un soldato capace di andare in un mondo pieno di distrazioni a catturare per me l’attenzione della mia audience. Ogni video non avrà valore perché quella settimana ho tenuto fede ad un impegno, ma perché sto costruendo la mia armata di video.

In questo modo il nostro compito diventa quello di creare un esercito intero di video e non di andare in guerra con appena un pedone da sacrificare ogni settimana.

YouTube ha tanti falsi miti

Ovviamente quello di cui vi ho appena parlato non è l’unico falso mito contro cui ho dovuto lottare. 

Ve ne sono anche altri.

Fammi sapere se questo argomento ti ha interessato e se possono esserti utili dei nuovi episodi sugli altri falsi miti che frenano la crecita dei piccoli canali su YouTube. Basta un commento, ci metti due secondi a postarlo, se ti va, a me fa piacere conoscere la tua opinione.

Nel frattepo ti lascio qui nelle note due episodi che potranno essere utilissimi a chi lavora in azienda e sta pensando a come investire sul video marketing.

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