Oggi parliamo di Freedcamp, una app per il project management, o meglio - per dirla con il fondatore e CEO Angel Grablev - “un sistema di collaborazione che aiuta qualunque tipo di team a lavorare su qualunque genere di progetto”.
Insomma un sistema di task-management, to do list, liste della spesa, assegnazione compiti, raggiungimento milestone, e così via...
L’obiettivo di Freedcamp è l’accessibiità, non solo in termini economici, ma anche in termini di semplicità. Nasce infatti da un’intuizione di Grablev che anni fa si trovò a dover organizzare una gita con gli amici e provò Basecamp, un altro tool molto noto di project management. Gli amici di Grablev trovarono Basecamp troppo complicato e gli chiesero di gestire tutto via mail. A quel punto Grablev pensò “devo costruire qualcosa di semplice che consenta a tutti di organizzare anche il progetto più banale”. E questo è anche il motivo per cui Freedcamp ha una versione base, molto solida, gratuita. Freedcamp però ha una forma modulare ed è quindi espandibile a seconda delle esigenze, tant’è vero che la app viene usata da aziende come airbnb, PayPal e Google.
Nella app possiamo creare dei gruppi nei quali riunire vari progetti. All’interno di ciascuno progetto potremo creare dei task e dei subtask e volendo raggrupparli in gruppi di task. Visivamente, in ciascun progetto ci sono delle tab, quelle di base sono:
Tasks, che contiene appunto tutti i task assegnati a ciascun membro del team, visualizzabili come una lista oppure come una kanban board molto semplice con tre colonne “No progress”, “In progress”, e “Completed”;
Discussions, in cui ciascun membro del team può scrivere e rispondere a messaggi;
Files, in cui si possono caricare file di vario tipo e raggruppare in cartelle. Nel piano gratuito non c’è limite di storage ma ciascun file non può pesare più di 10Mb;
Calendar, in cui possiamo visualizzare tutti i task per i quali abbiamo impostato una scadenza ma anche inserire eventi e che possiamo sincronizzare con Google Calendar.
Dopodiché ci sono una serie di add-on, alcuni gratuiti e altri attivabili solo con i piani a pagamento. Fra quelli gratuiti, secondo me ce ne sono due molto interessanti: Milestones, che ci consente appunto di impostare e calendarizzare degli obiettivi fondamentali, e Time, che serve per tracciare il tempo speso a lavorare sulle varie attività, si può inserire manualmente un periodo di tempo oppure si può far partire il timer e stopparlo quando si finisce.
Fra le integrazioni previste nei piani a pagamento per esempio c’è quella con Google Drive, e c’è Invoices+ che ci consente di gestire le fatture, sfruttando anche l’add-on Time.
Il numero di utenti e di team è illimitato, anche nella versione gratuita, mentre quello che cambia nei piani a pagamento sono i limiti di Mb per l’upload dei file, le integrazioni e il tipo e la velocità nel supporto. Si tratta comunque di prezzi avvicinabili: si parte dalla versione Lite a 4$ al mese per proprietario più 1$ al mese per ogni utente attivo e si arriva alla versione Enterprise personalizzabile anche come costi, passando per la versione Business a 8$ al mese per ciascun utente.
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Maggiori informazioni sulla app si possono avere sul sito ufficiale di Freedcamp.
Potete scaricare Freedcamp dall’iTunes Store.
Sistemi supportati: iOS, web e da marzo arriverà anche l’app Android.
Prezzo: gratuito e piani a pagamento da 4$/mese, 8$/mese o personalizzati sulle esigenze.