Vocal Search: come prepararsi al dominio degli assistenti vocali

Gli assistenti vocali stanno diventando sempre più usati e conosciuti. Ma come cambieranno con Cortana, Siri, Alexa, Google Assistant le nostre pagine we e i nostri contenuti digitali? Scoprilo in questo episodio.
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Vi stata già facendo aiutare da un assistente vocale?
Vi siete già fatti prendere la mano da Cortana, Siri, Alexa, Google Assistant...Pare che nei prossimi 2-3 anni, ben il 40% degli utenti preferirà usare un assistente vocale piuttosto che navigare un sito o utilizzare una app.
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E uno su tre sceglierà di conversare con l'intelligenza artificiale piuttosto che andare in banca o visitare un negozio. Gli assistenti vocali sono reputati più pratici e immediati, anche perché permettono di fare altro mentre si impartisce loro una richiesta. Quello che vi ho appena detto è frutto di una ricerca condotta da Capgemini, e basata su 5.000 interviste compiute tra Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Germania.
Le vendite di di questi prodotti crescono progressivamente nel tempo e questo mi ha spinto a chiedermi: come posso migliorare le mie "digital properties" come i miei siti e le mie app affinché siano pronte per queste ricerche?

Assistente Virtuale
Per rispondere a questa domanda ho chiesto l'aiuto di Daniele Solinas.
Per chi non conoscesse Daniele Solinas, Daniele è un esperto di ricerche vocali, lavora come Seo Specialist in Twow, web marketing agency genevose, collabora con Jedi Consulting ed è il curatore del blog “Fai Sul SEO", Local Seo e la Voice Search.

Le ricerche fatte attraverso i cosiddetti assistenti vocali - Siri, Alexa, Cortana, Google Assistant - stanno aumentando. Come influisce questa cosa sulla SEO?
Diciamo che per i più attenti influisce poco. Negli ultimi anni con gli aggiornamenti dell’algoritmo di Google (Hummingbird e Rank Brain) sono cambiati sia l’evoluzione delle ricerche degli utenti che il modo dei SEO di intercettare gli intenti di ricerca.

Quindi a giochi fatti, la ricerca vocale è un segno di svolta tra la famosa long tail Seo e il naturale linguaggio delle persone.
Non dobbiamo pensare ai motori di ricerca, ma solo a soddisfare un bisogno che le persone cercano a loro volta di appagare tramite una query che fanno ai motori di ricerca.
Se nei nostri siti soddisfiamo queste necessità sicuramente soddisferemo Google, sempre più orientato a esaudire direttamente in serp le richieste degli utenti.

Quando noi facciamo una domanda al nostro assistente, poi lui come la gestisce? Come fa la ricerca?

Gli Assistenti vocali si avvalgono di determinati dispositivi e piattaforme per arrivare agli utenti.Smartphone,tablet o altri dispositivi hanno di base già installate nuove tecnologie di assistenza attivabili tramite il semplice altoparlante del dispositivo stesso oppure scaricabile tramite app.
Le funzioni degli assistenti vocali sono molteplici: oltre a soddisfare ricerche informative alla stregua di quelle effettuabili manualmente attraverso qualsiasi motore di ricerca, sono in grado di effettuare attività più funzionali come l’acquisto su portali tipo Amazon, attivare la musica tramite Spotify, leggere audiolibri ed avviare video, film etc…
Sostanzialmente l’intelligenza di cui sono dotati questi assistenti artificiali permette loro di interpretare il significato semantico delle ricerche degli utenti sulla base di query precedenti, alla posizione degli utenti e alle interazioni con il dispositivo.

In linea di massima c’è qualche tipo di ricerca che viene fatto prevalentemente attraverso l’assistente vocale?

Più che tipo di ricerca io classificherei per tipi di persone.
I millennial e la generazione Z lo vive come un passaggio quasi naturale, più fatica la possono fare persone che non sono abituate a tutta questa tecnologia.
Le categorie di ricerca sono ovviamente la ricerca dei locali (ristoranti, bar, etc), la richiesta di indicazioni stradali e notizie relative a notizie di sport, cronaca o attualità.
Molto usate anche le ricerche “interne” come la richiesta di effettuare una chiamata o di inviare un sms o l’avvio di un’applicazione dal proprio smartphone o tablet.

Il mio modo di cercare è diverso quando scrivo nella barra di ricerca di Google e quando chiedo all’assistente. Se voglio sapere che tempo fa in un certo posto, su Google scrivo “meteo” Ravenna mentre a Siri chiederò “Che tempo fa a Ravenna?”. Questo vuol dire che dobbiamo in qualche modo ripensare il lavoro sulle keyword?

Come detto precedentemente, non esiste un lavoro di ottimizzazione incentrato solo sulle ricerche vocali. Sicuramente risulta efficace prendere in considerazione gli intenti di ricerca e cosa realmente la gente possa richiedere ai motori di ricerca.
Le principali richieste agli assistenti vocali vengono effettuate partendo sempre da una delle 5 “WH question” inglesi, i nostri CHI, COME, QUANDO, DOVE e PERCHE strutturando così i nostri siti con domande e risposte pertinenti.
Uno degli strumenti più efficaci è Google My Business; atterrando nella scheda di un negozio o di un’attività commerciale, all’interno della sezione “rispondi alle domande rapide” avremo modi di fornire un maggior numero di informazioni aggiornate agli utenti rispondendo a quest’ultime.
E allora perchè non far trovare agli utenti tutte le informazioni di cui hanno bisogno già nei nostri siti web? Risposte rapide, pertinenti e veloci sono cruciali per il successo della ricerca vocale.

C’è qualcosa in particolare su cui dobbiamo concentrarci: long-tail, semantica o altri aspetti?

Oltre agli aspetti “tradizionali” legati all’ottimizzazione on-page è molto importante curare la reputazione dell’azienda in rete soprattutto perchè i sistemi di riconoscimento vocale prendono in considerazione voti, recensioni e commenti, nonché informazioni provenienti dai social media.

Come possiamo strutturare i contenuti in modo da soddisfare anche le ricerche fatte attraverso assistenti vocali?

Con una visione più profonda delle query potremmo fornire un’esperienza migliore a chi effettua ricerche con la voce.
Otre a questo, ecco alcuni consigli:

    • Long Tail Keyword

    • Scrivere usando un tono colloquiale (scrivi rivolgendoti all’utente e non a Google!)
  • Inserire paragrafi con le domande e risposte più frequenti o suggerite dagli utenti
  • Utilizza termini come (CHI, COME, COSA, PERCHÈ, QUANDO, DOVE)
  • Utilizzare risposte semplificate con pochi caratteri, stile feauterd snippet, per semplificare la lettura degli assistenti vocali. (posizione 0 di Google)
  • Inserimento dei dati strutturati
  • Local Seo e Google My Business ma anche altre piattaforme come Bing Places, Yelp, Here,etc

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Note della puntata

Se vuoi metterti in contatto con Daniele Solinas puoi cominciare dal suo profilo Linkedin o dal suo sito "Fai sul Seo".

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