Zapier: le migliori app funzionano meglio quando sono integrate

Oggi vi parlo di Zapier, uno strumento di cui vi avevo accennato qualcosa in un paio di puntate precedenti che ci permette di automatizzare alcuni task mettendo in comunicazione le applicazioni che usiamo ogni giorno. L’obiettivo di fondo del team di Zapier è quello di semplificarci la vita e farci risparmiare tempo. Ah il tempo! […]
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Oggi vi parlo di Zapier, uno strumento di cui vi avevo accennato qualcosa in un paio di puntate precedenti che ci permette di automatizzare alcuni task mettendo in comunicazione le applicazioni che usiamo ogni giorno. L’obiettivo di fondo del team di Zapier è quello di semplificarci la vita e farci risparmiare tempo.

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Ah il tempo! Tutti si vogliono occupare del nostro tempo. Bene come funziona Zapier?

Per usare Zapier naturalmente è necessario un account. Dopo che ci saremo iscritti potremo collegare al nostro account le applicazioni che vogliamo usare per creare i cosiddetti “Zap”, ovvero ciò che mette effettivamente in atto l’automazione, che si compongono di un “Trigger” - quindi un innesco - e almeno una “Action”, azione appunto.
Zapier
Faccio un esempio pratico, da uno Zap molto semplice che ho fatto io qualche tempo fa, così capiamo meglio come funziona. Allora, il mio scopo era quello di aggiungere degli utenti a una lista privata che avevo creato su Twitter e volevo aggiungerli in bulk, non uno ad uno. A questo punto ho messo in connessione un foglio di calcolo Google con Twitter. Ogni volta che creo una nuova riga nel foglio, inserendo un nome utente, questo utente viene aggiunto alla lista Twitter che ho scelto. Quindi in questo caso il trigger è la nuova riga nel foglio Google e l’azione è l’aggiunta dell’utente alla lista.

Con quanta roba è integrato?

Al momento le applicazioni supportate sono 700 e altre sono in arrivo, quindi ci sono davvero tante possibilità di integrazione e automazione.

Zapier ha un piano gratuito, che è quello che uso io, con cui puoi avere attivi un massimo di 5 Zap per un massimo di 100 task al mese. Mentre con i piani a pagamento questi numeri aumentano e in più si ha accesso alle app premium (per esempio PayPal e Facebook Lead Ads), si possono creare Zap con più di uno step e si può attivare l’autoreplay, ovvero il tentativo automatico di un task in caso fallisca in un primo momento. I piani a pagamento partono da 20$ al mese e arrivano a 125$ al mese.

Mi pare di ricordare che Zapier faccia anche un lavoro incredibile di divulgazione...

Attraverso il proprio sito Zapier offre anche delle risorse gratuite molto utili, non solo in tema di app. Nel learning center ci sono diverse guide che spaziano dall’eCommerce al project management, poi ci sono l’Engineering blog, dedicato agli sviluppatori, e il blog principale che è ricco di articoli soprattutto su come migliorare la produttività personale.

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Note della puntata

Maggiori informazioni sulla app si possono avere sul sito ufficiale di Zapier.
Sistemi supportati: web.
Prezzo: piano Basic gratuito e piani a pagamento da 20$/mese a 125$/mese al mese.

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