Come scegliere una web agency per la realizzazione del sito web aziendale

Scopri quali criteri impiegare per scegliere una web agency per realizzare il sito web aziendale. Per ottenere il massimo applica questi consigli.
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Per un certo periodo della mia attività professionale mi sono seduto dalla parte della scrivania in cui si comprano i servizi. E qualche cosa su come si comprano servizi relativi alla sfera del web l’ho imparata.

Spesso e volentieri, l’ho imparata a mie spese, con qualche delusione, con qualche perdita di tempo. Qualche altra volta ho avuto delle sorprese, dove alcuni fornitori si sono dimostrati davvero bravi.

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Mi è venuto in mente così di condividere in questa puntata quello che ho imparato lavorando in azienda, mettendolo a disposizione di chi oggi sta valutando di acquistare un sito web o di chi semplicemente vorrebbe rinfrescare un po’ quello che attualmente ha.

Sono conscio che quello che sto per dirvi non è una verità scolpita nella pietra e valida per tutti, ma il frutto degli incontri e a volte degli scontri, con chi mi è capitato di imbattermi.
Realizzazione siti web

So bene che tutti quelli che hanno un’agenzia o che sviluppano siti web alzeranno il dito e si ne potranno risentire in qualche modo. Il consiglio che dò loro è considerare quello che sto per dire per quello che è: l’esperienza di una persona. Magari, ascoltando questo punto di vista comprenderanno perché qualche trattativa l’hanno persa, perché qualche altra l’hanno vinta, o semplicemente racoglieranno qualche spunto da tenere in considerazione per la prossima trattativa.

La sensazione di chi compra siti web in Italia si è polarizzata. Da una parte c’è chi pensa che i fornitori in Italia sino veramente di basso livello e c’è chi dall’altra parte pensa che il suo fornitore sia “il mago di internet”, anzi specifichiamo meglio, che internet l’abbia proprio inventato lui!

A mio avviso sono due posizioni spesso irragionevoli perché in Italia ci sono professionisti di tutti i livelli, come ci sono anche clienti di tutti i livelli. Forse solo di maghi ce ne sono pochi. Di geni del web ancor meno, ma anche qualora li riuscissimo a trovare, non so quanto sarebbe facile lavorarci. I geni che ho conosciuto si sono purtroppo rivelati “ingestibili”.

Il primo consiglio che vorrei darvi è quello di farvi notare la prima pietra d'inciampo di molti lavori online: il cliente quando valuta un fornitore spesso non fa bene la sua parte di lavoro.

Avere le idee chiare sugli obiettivi

Come scegliere una web agency per realizzare il sito web aziendalePerché parlo di fare i compiti a casa e di avere le idee chiare? Perché se il cliente non sa esattamente quello che vuole, se il cliente non ha studiato cosa vuole ottenere con il sito web, se il cliente non sa cosa vuole fare con questo benedetto strumento online, la scelta del fornitore riserverà sempre delle sorprese.

Ci sarà chi vorrà imporre la propria idea, perché magari l’ha già sviluppata e gli costa meno, perché magari conosce solo quella e prova ad applicarla a tutti. Ci sarà chi vorrà fare tutto e anche di più. Ci sarà chi si approfitterà di voi per portare a casa pochi soldi ma sicuri e vi proporrà il minimo indispensabile. Insomma quelli del club del “minimum minimorum” in cui si offre si pensa in piccolo perché così costa meno e si dà anche meno…

Alla fine, se il cliente non ha le idee chiare le proposte non saranno confrontabili, una varrà come l’altra.

Cosa sono gli obiettivi chiari e misurabili?

Un piccolo inciso a questo punto è doveroso: cosa sono degli obiettivi chiari? Sgombriamo subito il campo dagli equivoci. Non sono obiettivi chiari e misurabili:

  • Rifare il sito
  • Fare un sito moderno
  • Fare un sito bello
  • Vendere di più
  • ecc…

Sono invece obiettivi chiari e misurabili:

  • Aumentare gli appuntamenti dei commerciali del 15%;
  • Far crescere le vendite dell’eCommerce del 10%;
  • Superare una cifra X di fatturato;
  • Generare X opportunità al mese;
  • Avere una mailing list di oltre 10.000 iscritti in 3 anni;
  • ecc...

L’estetica, l’usabilità, se il sito è mobile friendly, sono tutte cose importanti al servizio dello scopo. Se lo scopo non è chiaro, tutto questo diventa un esercizio effimero.

Bruceremo molto probabilmente soldi e dovremo sperare che i nostri capi ne capiscano ancora meglio di noi (c’è gente a cui va bene solo per questo) ma avremo fatto un danno all’azienda in cui lavoriamo e ne saremo responsabili. E la responsabilità è una cosa che poi ci si attacca addosso anche se poi nessuno se ne accorge.

Cosa dovete quindi avere pronto prima di iniziare una discussione con una webagency?

  • Budget
    Senza soldi non si va da nessuna parte.
  • Obiettivo
    Di questo abbiamo già parlato: quale obiettivo volete ottenere?
  • Ambito del progetto
    È un sito vetrina? È un eCommerce? Parliamo di inbound marketing? Ogni agenzia avrà una specializzazione per un determinato settore industriale.
  • Tempi
    Avete delle scadenze? C’è una fiera in arrivo? Entro quanto volete finire?
  • Staff
    Quali sono le persone coinvolte e quanto tempo dovranno mettere a disposizione?

Quali agenzie coinvolgere

Come fare un sito web aziendaleSe un sito l’avete già e la vostra agenzia non si fa più viva da quando ve lo ha consegnato, io non la prenderei più in considerazione. Mantenere il rapporto con i clienti, proporgli cose interessanti affinché loro raggiungano i loro obiettivi è un dovere, se il vostro fornitore storico non ha avuto motivi per mantenere desto il vostro interesse è un segnale chiaro che è ora di cambiare fornitore.

Prendere appuntamento e incontrare delle webagency non dovrebbe essere una cosa difficile. Ci sono ormai più agenzie di comunicazione che pizzerie in Italia (semmai mancano i clienti, ma questo è un altro discorso...) perciò se non avete amici che ve ne referenziano qualcuna, sappiate che Google è fatto apposta. Cercate e troverete. Ovviamente troverete quello che state cercando perciò ancora una volta è importante avere le idee chiare su ciò che volete raggiungere.

Una volta trovata una web agency interessante conviene guardare subito la loro presenza online. A seconda di quello che dovete fare ci saranno parti della loro presenza digitale che guarderete con maggior attenzione. Una su cui mi soffermerei è il portfolio. Purtroppo molte agenzie fanno vedere solo i loghi dei clienti (tutti in Italia hanno lavorato con Ferrari, Barilla, ENI...chissà per cosa e chissà quanti secoli fa…) però questo dice veramente poco. Ci sono aziende che mettono la foto del sito che hanno realizzato e basta. Pochissimi raccontano invece cosa hanno fatto per questi clienti. Questi ultimi offrono l’opportunità di capire non tanto se il lavoro è stato fatto per un noto blasone, ma cosa è stato fatto e quali obiettivi sono stati raggiunti.

Questo aspetto è importante e può essere approfondito anche di persona. La questione non è appena se le aziende in questione abbiano o meno lavorato nel vostro settore (certo aiuta molto) ma se abbiano fatto dei lavori che avevano obiettivi simili, perché questo è molto importante, specialmente nel caso in cui voleste andare oltre il sito vetrina e utilizzare le potenzialità del web per attrarre nuovi clienti nel vostro business.

L’importanza delle giuste domande

Realizzazione siti web aziendaliLa prima cosa che notavo quando mi capitava di parlare con dei fornitori digital era la proprietà di linguaggio che avevano. Non parlo appena dei congiuntivi e della grammatica ma della capacità di usare il linguaggio proprio di quel mestiere. Mi spiego con un esempio banale: per me sentirmi dire  “ sito fatto in WordPress” oppure “il CMS che vi vorremmo consigliare è WordPress” già forniva delle indicazioni.

Un’altra cosa importante è sempre stata l’empatia non tanto con i commerciali, ma con il capo progetto che li accompagnava. Una volta firmato il contratto il commerciale tende a eclissarsi per poi tornare a farvi visita solo se ci sono dei problemi, mentre la persona con cui il lavoro sarà svolto spesso è quella che accompagna il commerciale. Perciò è importante porre le giuste domande affinché certe cose possano essere notte.

Qui ve ne riporto alcune che usavo io:

  • Quali obiettivi pensate di poterci far raggiungere?
  • Quali best practices legate alla SEO prende in riferimento il vostro lavoro?
  • Quali tecnologie usare e quali metodologie usate?
  • Quali strumenti impiegate per lavorare e comunicare con il cliente?

Già con queste, potevo capire molte cose.

C’erano poi due segnali che mi indicavano subito se un rapporto concludere ancor prima di farlo iniziare.

Il primo segnale lo avevo se l’agenzia criticava il lavoro fatto da altri.

Se vieni nei miei uffici per la prima volta e dici che il sito che c’è adesso fa schifo, che il lavoro sulla SEO è fatto da cani, se mi fai l’elenco di quello che non va mi garantisci che poi, al primo problema parlerai male anche di me. Chi critica senza fare domande è da evitare come la peste. È un errore comune e banale che fanno quasi tutti all’inizio. Alle prime porte in faccia e ci si corregge.

Il secondo è quando mi parlano di soluzioni proprietarie fatte da alcuni geni che conoscono che sono così bravi che chissà come mai li conoscono solo loro. Personalmente amo la l libertà e non mi legherei mai, mani e piedi a un fornitore che poi potrò cambiare solo buttando via tutto il lavoro svolto.

Restyling del sito web aziendaleDetto francamente: quanto può essere sicura e affidabile una soluzione fatta da due persone sole? Chi la mantiene? Chi la tiene al passo dei cambiamenti che ci sono nel web oggi?

Detto tutto questo, è altrettanto importante valutare le domande che ci vengono poste dall’agenzia.

Il consiglio che vi dò è quello di diffidare moltissimo dai fornitori che non vi fanno domande. Il numero di domande è ovviamente legato alla complessità del progetto, ma in realtà il numero di domande che un fornitore fa è anche proporzionale alla sua professionalità.

Inoltre mentre mi fai delle domande io posso accorgermi se hai studiato la mia azienda prima di venirmi ad incontrare. Se hai provato a capire e a comprendere chi avresti incontrato. Se hai provato a immedesimarti nei miei bisogni.

Ho notato che chi parla molto senza ascoltare, chi dà soluzioni senza domandare nulla, di solito è anche un fornitore mediocre. Perché probabilmente vorrà vendere per fare il suo budget e non per aiutare la tua azienda a raggiungere i suoi obiettivi.

In realtà quello che ho imparato a fare io oggi, che siedo dalla stessa parte del tavolo è di chiedere sempre bene prima quali sono gli obiettivi e su cosa verrà valutato il mio lavoro.

Ora alcuni a questo punto, sono sicuro, che inizieranno a obiettare dicendo: Ma spesso il cliente non sa bene cosa vuole fare e dove vuole andare.

Questo è di sicuro vero, ma ciò non toglie che un professionista debba sapere quali sono le domande da porre per far emergere gli obiettivi del cliente.

Pianificare il lavoro

Web DevelopmentÈ necessario chiedere alla web agency che si candida tutti i dettagli del caso sulla pianificazione del progetto dal suo inizio alla conclusione e più probabilmente al mantenimento del sito stesso.

Conoscere il più possibile sulle varie fasi di progetto vi renderà coscienti di come sta andando il progetto e vi permetterà di intervenire prontamente in caso di necessità.

Tipicamente un progetto per lo sviluppo di un sito web si divide in queste fasi:

  • Analisi
  • Pianificazione
  • Design
  • Contenuti
  • Sviluppo
  • Go Live
  • Mantenimento

È importante scegliere un’agenzia che implementi un processo simile e che lo condivida con il cliente.

Analisi

Durante la fase di analisi l’agenzia ascolterà gli obiettivi del cliente e cercherà di trovare la miglior strada affinché questi possano essere raggiunti facendo emergere la value proposition del cliente, tenendo conto del mercato di riferimento e facendo in modo che il sito si inserisca nel customer journey del clienti dell’azienda evitando che questo rimanga fuori dai processi di marketing e vendite.

Ovviamente in questa fase saranno indispensabili degli incontri con le parti interessate al progetto del cliente, verrà fatta una ricerca su come si muovo in competitor e gli altri attori sul mercato e si inizierà a lavorare sulla SEO individuando le tematiche più interessanti per gli obiettivi del cliente.

Pianificazione

Chiaramente questa fase eredita il lavoro iniziale fatto durante l’analisi e inizia a proporre le strade possibili al cliente.

Un po’ come per andare da una città ad un’altra si può scegliere l’itinerario migliore così nel marketing potrebbero esserci diversi modi con cui raggiungere gli obiettivi prefissati.

In questa fase si fa anche la lista della spesa, l’elenco di quello che serve e la si dispone in ordine per non mancare la data che avete in mente. Inoltre si definiscono le strategie che il sito implementerà e le keyword su cui abbiamo deciso di lavorare. Qui dovete aspettare un documento riassuntivo che metta nero su bianco tutti questi aspetti che che li traduca in una data di consegna.

Design

Qui inizieremo a vedere dei concept e si iniziano a visionare per prime sitemap in cui tutte la pagine necessarie verranno inserite. Obiettivo di questa fase è quello di arrivare a definire il concept e la sitemap migliori per voi e non sarà sempre facile scegliere. Ma alla fine di questa fase dovrete avere un’idea abbastanza precisa di quello che sarà il vostro sito.

Contenuti

Nel frattempo bisognerà iniziare a lavorare sui testi e dipenderà molto dal vostro budget se potrete permettervi un copywriter specializzato nel vostro settore e un professionista dell’ottimizzazione sui motori di ricerca per iniziare a lavorare sui contenuti insieme al vostro staff. Personalmente preferisco investire in questi due aspetti piuttosto che sull’estetica. Credo che i soldi investiti in questi aspetti portino ad un più rapido ritorno dell’invesitmento.

Ma capisco che in Italia siamo culturalmente più inclini a scegliere siti bellissimi non visitati da nessuno.

Sviluppo

In questa fase entra il gioco la “fabbrica” dell’agenzia. Si produce, si scrive codice e si assemblano tutti i pezzi e si inseriscono i contenuti preparati all’interno del sito. Qui è importante per il committente che siano chiari i requisiti per poi poterli controllare dopo.

Avete chiesto se l’azienda sviluppa seguendo i criteri del World Wide Web Consortium (W3C)? Vi hanno detto quali concetti di SEO usano per sviluppare il vostro sito?

Se avete fatto il vostro lavoro sarete avrete il controllo anche in questa fase del progetto.

Go-live

Il go-live non è una fase banale. Il lancio del vostro nuovo sito va preparato nel tempo e una buona agenzia vi deve spiegare per tempo quanto sia importante questa fase perché è di quella edizione del sito potrete fare il lancio una sola volta. Inoltre vi consiglio di accertarvi bene di che fine fa il vecchio sito che avevate e le pagine che i motori di ricerca avevano già indicizzato. L’incuria potrebbe costarvi molto cara e quindi è opportuno scegliere un'agenzia che vi renda evidenti e nel caso vi supporto anche per redirigere le vecchie pagine e monitorare gli errori 404 che inevitabilmente ci saranno. In questo caso suggerisco di concordare un periodo di monitoraggio di qualche settimana, se non di qualche mese in cui l’agenzia rimane disponibile per questo tipo di aspetti.

Mantenimento

Se pensate di aver finito mettendo il sito online vi sbagliate. Nella parte di analisi doveva essere evidenziata una parte di progetto che riguardava la produzione di contenuti nel tempo e quindi mi aspetto che il sito non resti fermo per mesi e mesi dopo il lancio.

Inoltre, come ogni soluzione web dovranno essere gestiti gli aggiornamenti e mantenuta in efficienza la piattaforma. Con tutti i cambiamenti che ci sono sul web e con le modifiche che vorrete fare nel tempo quando inizierete ad analizzare i dati, è importante selezionare un partner in grado di portare avanti questo lavoro nel tempo. Qui vi suggerisco di trattare sin da subito un canone annuale o mensile per la gestione di tutti questi aspetti. Oppure di prendere accordi con anche realtà diverse in modo da non restare in panne nel momento sbagliato. Mi riferisco a servizi di assistenza indipendenti che possono essere molto economici ma anche efficaci.

Pianificazione a step per creazione sito web aziendale

Trattare il prezzo

Trattativa commerciale: quando costa un sito web?Lungi da me la voglia di farvi una lezione su come si conduce una trattativa. Voglio però evidenziare un paio di aspetti importanti e esulano dalle tecniche di vendita e di acquisto.

Per scegliere un partner per il vostro sito o il vostro eCommerce è importante che nel preventivo vi sia scritto tutto quello che state comprando esplicitato in maniera chiara. Questo lo dovete pretendere e nel caso contratto, avete il dovere di fare domande.

Un esempio per capirci: fare l’attività SEO dopo che il sito è stato lanciato perché l’agenzia pensa sia meglio fare upselling di un altro progetto in un secondo momento, per voi non è conveniente. L’occasione perfetta è quella di approfittare del lavoro sul nuovo sito per porre le fondamenta di un lavoro sull’indicizzazione. Immaginate se una volta finito il sito e affidato un lavoro al SEO Specialist lui vi chieda di rimettere mano a tutta una serie di cose che avete appena realizzato. Sarebbe una beffa.

Il secondo aspetto da comprendere bene è se state comprando un progetto a corpo, chiavi in mano, dal prezzo fisso o se state comprando un progetto che seguirà la metodologia agile. Nessun problema con l’agile, ma dovete essere consci che in questo caso ancor più del primo dovrete avere le idee chiare sin da subito. Se così non sarà, se siete tipi che cambiano spesso idea, il progetto potrebbe costare molto di più del previsto.

Qui scelta ha pro e dei contro che vanno compresi e valutati prima di ritrovarsi a discutere perché non si era capito.

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Note della puntata

Vi ho elencato alcuni punti che io terrei in considerazione per rifare il mio sito aziendale. Voi avete qualche altro suggerimento da offrire? Aggiungetelo sotto nei commenti.

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